Firenze, 5 marzo 2024 – Dalla denuncia per esercizio abusivo della professione partita dall’ordine nazionale dei biologi, fino a un’università “svizzera“ che rilascia titoli senza reale valore. Sotto inchiesta pure un centro medico di Pistoia, dove il professionista riceveva e tramite i social promuoveva la sua attività e i relativi risultati: fisici scolpiti grazie a un nuovo regime alimentare, chili persi per merito di integratori e vitamine.
Dopo mesi di indagini e perquisizioni dei carabinieri del Nas, tra Campi Bisenzio e l’empolese, la procura di Pistoia - con il pm Linda Gambassi - ha iscritto tre persone sul registro degli indagati.
Si tratta di L.B., 45 anni, titolare di un “vitamin store“ nel territorio di Campi Bisenzio, accusato di aver fatto diagnosi e valutato patologie di pazienti affetti da ipercolesterolomia o gastrite, essendo in possesso di una abilitazione farlocca. Perché, secondo i Nas, la “Università popolare scienze della Salute e Nutrizionale“ e la “Unitelematica Leonardo da Vinci“, fondate dall’empolese 45enne S.F., registrate in Svizzera ma aventi sede presso l’abitazione di quest’ultimo, a Montespertoli, avrebbero rilasciato diplomi e lauree non riconosciute dal Miur. Indagato anche M.Q, 73 anni, direttore sanitario del centro medico pistoiese che, ospitando nei propri locali il “nutrizionista“, fornendogli una segreteria e compartecipando agli incassi delle prestazioni, ne avrebbe agevolato l’esercizio abusivo. Ma gran parte delle mille pagine di atti dell’inchiesta, ruotano intorno a queste “facoltà“ fondate dall’empolese S.F. e ai titoli rilasciati al “consulente del benessere“ L.B., ma non solo.
L’empolese aveva inoltre creato il “registro professionale nazionale professionisti della nutrizione“ (elenco a cui è iscritto il nutrizionista di Campi) probabilmente con lo scopo di instradare professionalmente chi, pagando circa 800 euro per il corso, voleva diventare un professionista del ramo. Ma tale elenco non risulta presente nella lista del Ministero dello Sviluppo Economico e, secondo gli inquirenti, reca "una denominazione ingannevole per il pubblico dato che il richiamo alla professione di nutrizionista, per cui è istituito l’ordine professionale dei biologi nutrizionisti, e la mancanza di un riferimento alla sua valenza meramente interna all’organizzazione/associazione, pubblicizzato mediante sito internet e corredato da immagine ingannevole riproducente un caduceo", il bastone alato coi serpenti simbolo delle professioni mediche.
L’esposto dell’Ordine dei Biologi è del luglio 2022. "Nella quotidiana lotta all’abusivismo - scrive il presidente Vincenzo D’Anna - è emerso un caso di presunto esercizio abusivo della di biologo, posta in essere dal signor B. che con una sola laurea in scienze della nutrizione si dichiara nutrizionista, lavora rilasciando diete grammate ed esamina analisi", sia presso il suo negozio nel territorio di Campi Bisenzio, che in un ambulatorio privato di Pistoia. "Si dichiara iscritto ad un Albo falso - prosegue D’Anna -, creato dalla Università Popolare scienze della salute e nutrizionale, già da noi segnalata. Il segnalato non risulta avere un’abilitazione professionale e non vi è neppure l’iscrizione all’Ordine nazionale dei Biologi". I tre indagati hanno ricevuto l’avviso di conclusioni delle indagini, l’atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. S.F., tramite i suoi legali, gli avvocati Mattia Alfano e Nicolas Pistollato, ha provato a far cambiare idea alla procura, depositando una memoria difensiva.