Francesco Ingardia
Cronaca

Famiglia sterminata, il babbo e i bimbi trovati sul divano. La compagna a terra. Chi sono le vittime

L’ispettore dei vigili del fuoco Dambello: “In casa caldaia e stufe a pellet. Sono deceduti la sera prima senza accorgersene”. La piccola lotta per la vita

Firenze, 20 dicembre 2024 – Una macchia nera, mortale, tragica, in mezzo al polmone verde attorno a Firenze. Colpita a distanza ravvicinata da un’altra tragedia dopo quella al deposito Eni di Calenzano. Stavolta consumatasi in una villetta di pregio alle porte della città, in via San Felice a Ema. Sterminata la famiglia Racheli. Trovati tre morti in casa dalla squadra di vigili del fuoco guidata dall’ispettore Giuliano Dambello intervenuta sul posto nel primo pomeriggio di ieri, tra le 14 e le 15, dopo la segnalazione girata dal dispatch del 118. Il civico 33 ospita una villetta residenziale da due unità abitative, recentemente ristrutturata, pare. Dirimpettaie, confinanti e separate da un muro portante, stando alle immagini dall’alto.

Una scena straziante si palesa all’ingresso dei vigili del fuoco nell’abitazione: sul divano, tre corpi di cui due senza vita. Quello di Matteo Racheli, 49enne trentino e quello del figlio Elio di 11 anni, nato dall’unione con l’ex moglie. Poco distante, a terra, l’attuale compagna sudamericana di Racheli, di origine brasiliana, Margarida Alcione di 46 anni, anche lei deceduta. Il medico, per loro, altro non ha potuto che constatare la morte.

Sul divano, anche un terzo corpicino. Quello della figlia minore nata dalla relazione di Matteo Racheli con Margarida Alcione. La bimba di 6 anni, identificata grazie al recupero dei documenti presenti in abitazione, al momento del ritrovamento era ancora viva ed è stata prontamente rianimata dai soccorritori, per essere poi scortata all’ospedale pediatrico Meyer. Ora ricoverata in prognosi riservata e in gravissime condizioni. Ignoti, al momento, i danni anossici riportati. Le cause delle morti sono “in corso di approfondimento” rilevano gli inquirenti. Rilievi e indagini, invece, in mano alla polizia.

Massiccio il dispiegamento di forze impiegate come catena di soccorso. Oltre ai vigili del fuoco, anche la scientifica, il nucleo batteriologico chimico radiologico (Nbcr), carabinieri, soccorritori della Misericordia, anche la presidente del Quartiere 3 di Firenze, Serena Perini assistenti sociali e psicologi inviati per assistenza ai familiari e al vicinato. Più, gli agenti della municipale per regolare la viabilità, evidentemente in tilt data la carreggiata stretta.

Le indagini ruotano intorno alle ipotesi al vaglio degli inquirenti per accertare le cause del decesso. La pista principale porterebbe a quella di una fatale intossicazione da monossido di carbonio.

“La richiesta di intervento è partita dal 118, su segnalazione dell’ex moglie – spiega l’ispettore dei vigili del fuoco di Firenze Giuliano Dambello al capanello di cronisti raccolti all’ingresso del cancello della villetta –. Le cause dei decessi sono in corso di accertamento. Le ipotesi? Dentro la casa ci sono sia una caldaia sia delle stufe a pellet, che ora vanno verificate per dare le motivazioni esatte dell’incidente”. L’ispettore ha parlato di una scena “tutt’altro che bella: il padre e i bambini sul divano e la mamma probabilmente in movimento distante da loro tre, a terra. Secondo me non si sono accorti di nulla – suppone –. Stavano tutti sul divano...”. Il lavoro degli inquirenti nelle prossime ore, quindi, inevitabilmente si concentrerà sulla pista delle inalazioni costate la vita alla coppia e al figlio di Richeli, Elio. Inalazioni che potrebbero essere dovute a un malfunzionamento della caldaia o delle stufe a pellet installate. Tra i superstiti di questa tragedia, i due animali domestici, il cane e il gatto. Il primo, all’esterno dell’abitazione, il secondo all’interno.

I parenti delle vittime hanno raggiunto la villetta nel tardo pomeriggio. Un suv nero antracite Volkswagen ha imboccato la strada privata intorno alle 18, con a bordo due donne.