Firenze, 20 dicembre 2024 – E’ sulla caldaia e su un suo possibile malfunzionamento che si starebbero concentrando le indagini sulla tragedia di San Felice a Ema, dove nella giornata di ieri, 19 dicembre, sono state trovate morte tre persone, mentre una quarta, una bambina di 6 anni, si trova ricoverata in gravi condizioni al Meyer.
A togliere la vita a Matteo Racheli, il padre dei due bimbi, alla sua compagna Margarida Alcione e al piccolo Elio, il bimbo di 11 anni, potrebbe essere stato il monossido di carbonio. Le esalazioni erano state indicate fin da subito come causa del triplo decesso, ma nell'abitazione erano state trovate anche alcune stufe.
Le indagini dei vigili del fuoco, diretti dalla procura guidata da Filippo Spiezia, si stanno concentrando sulla caldaia che era installata in casa.I pompieri dovranno verificare se era stata sottoposta a manutenzione come prevede la legge: per questo e' stata anche sequestrata la documentazione relativa alla caldaia. Quando gli atti saranno depositati in Procura, la pm Silvia Zannini disporrà l'autopsia sulle salme.
Intanto la bambina, unica sopravvissuta, continua ad essere ricoverata al Meyer. Nel corso della notte è stata sottoposta a terapia iperbarica all'ospedale di Careggi ed è ancora in terapia intensiva. È stabile, sempre critica, ma i parametri al momento sono sotto controllo.