Far west all’Isolotto. Spara contro il rivale col fucile a canne mozze. Choc in via Massa

In manette un 37enne del quartiere. L’arma è risultata rubata. Durante la perquisizione spuntano droga e soldi in contanti. La squadra mobile a caccia del movente: forse una lite per vecchie ruggini.

Far west all’Isolotto. Spara contro il rivale col fucile a canne mozze. Choc in via Massa

Il 37enne è stato arrestato dopo una notte in questura

FIRENZE

Spara con il fucile a canne mozze contro il rivale: ha centrato il cofano dell’auto, forse perché voleva soltanto avvisarlo. Una storia che sembra figlia dell’Isolotto di tanti anni fa. Ma è successa mercoledì sera in via Massa e per questo episodio M.L., 37 anni, è stato arrestato dalla squadra mobile della questura.

A M.L., nato e cresciuto nel quartiere, la polizia contesta non solo il tentato omicidio di un 60enne con cui, alcune ore prima, avrebbe avuto una discussione. Quando gli agenti sono infatti andati a perquisirlo con il sospetto che fosse lui l’autore della “vendetta“, hanno scoperto che nascondeva cocaina, eroina, hashish e soldi in contanti. Così, per la droga e per il fucile con cui è accusato di aver fatto fuoco, è scattato il fermo.

Stamani, il giudice Sara Farini deciderà sull’applicazione della misura.

Il legale di M.L., l’avvocato Neri Cappugi, lavorerà per farlo uscire dal carcere di Sollicciano, dove si trova rinchiuso dall’alba di giovedì, dopo una notte passata in questura, messo sotto torchio degli investigatori, arrivati a lui pochi minuti dopo i fatti che hanno scosso una comunità che non è più abituata a questo tipo di delinquenza. Proprio per la collaborazione dei residenti, la polizia sarebbe arrivata all’arresto del 37enne. Non grazie alla vittima, che invece non avrebbe riconosciuto chi gli avrebbe puntato l’arma contro mentre stava parcheggiando la sua macchina al suo posto auto sotto un condominio di via Massa.

L’antefatto. Prima di arrivare all’intimidazione di mercoledì sera, ci sarebbe stato un “contatto“ fra il 37enne e il 60enne. I due, entrambi dell’Isolotto, indubbiamente si conoscevano in precedenza.

Resta da capire cosa sia successo quando si sono confrontati e affrontati: forse c’erano vecchie ruggini mai risolte. Il 60enne non era da solo. All’alterco avrebbero preso parte anche altre persone che forse hanno alzato le mani. Fatto sta che il 37enne si sarebbe congedato con una promessa minacciosa: "A te, ti sparo".

E avrebbe mantenuto davvero la parola. Le immagini di un impianto di videosorveglianza inquadrerebbero il 37enne entrare nel perimetro condominiale armato del fucile a canne mozze, per poi nascondersi tra le colonne dei porticati in attesa dell’arrivo del 60enne. Quando questi, a bordo della sua auto, è arrivato, gli si è parato di fronte, puntando l’arma. L’uomo ha poi fatto fuoco contro il cofano, mentre l’aggredito si gettava fuori dall’abitacolo.

Dai palazzi, sono partite le chiamate alla polizia. Qualcuno ha riconosciuto quella persona, che abita poco distante, zona via Canova.

La Squadra mobile lo ha trovato a casa. L’abitazione era però “pulita“.

Ma i poliziotti sono rimasti insospettiti da due chiavi di "Mini". Una delle due, era stata adibita a deposito. Dentro è stata rinvenuta la droga e il materiale per il confezionamento.

E soprattutto la doppietta calibro 12, compatibile con gli spari di via Massa. Il fucile, modificato, è risultato rubato durante un furto in un’abitazione nel 2021.

ste.bro.