Farmacia di Capalle chiusa per furto. Rompono la vetrina con un tombino

Antonio Iocca, presidente di Farmapiana: "È stata fatta denuncia, riapriremo il prima possibile".

Farmacia di Capalle chiusa per furto. Rompono la vetrina con un tombino

Antonio Iocca, presidente di Farmapiana: "È stata fatta denuncia, riapriremo il prima possibile".

CAMPI BISENZIO

In piena notte hanno sfondato con un tombino la porta d’ingresso della farmacia e dal registratore di cassa hanno preso 250 euro. Non hanno sottratto alcun farmaco, probabilmente perchè è scattato l’allarme e il tempo a disposizione era poco. Il furto è avvenuto alla farmacia comunale di Capalle, in via dei Confini, alle 4.45 dell’alba di venerdì quando, a quell’ora, pochissimi sono i veicoli in circolazione in strada e nel palazzo sono tutti a dormire. Il vetro è andato in frantumi e in questi giorni la farmacia resterà chiusa, con immancabili disagi alla popolazione di Capalle, soprattutto agli anziani.

"Riapriremo prima possibile la farmacia - dice Antonio Iocca, presidente di Farmapiana, la società che raggruppa le farmacie comunali di Campi e altri Comuni - e il danno ovviamente supera quello che è stato sottratto. È

stata fatta denuncia".

Non è la prima volta che la farmacia di Capalle viene presa di mira: da oltre diciassette anni è bersaglio di rapinatori e ladri, forse perché è situata proprio sulla strada principale e la via di fuga è facilitata sia su via dei Confini sia sul retro dove ci sono i giardini condominiali di piazza Togliatti. Le rapine sono state sempre all’ora di chiusura quando in via dei Confini c’è la coda di automobili e la fuga in motorino dei rapinatori è più semplice: nessuno può inseguirli. Una delle prime rapine, lo ricordiamo, risale al marzo 2007 quando un uomo armato di coltello entrò in farmacia e si fece consegnare 300 euro. Poi il 17 maggio 2007 fu utilizzato un trincetto e il colpo fruttò 1000 euro. Il 22 settembre 2009 altra rapina col trincetto: due uomini a volto coperto si presentarono poco prima della chiusura e minacciarono la farmacista che fu costretta a consegnare 2400 euro. Fuggirono in scooter. Il 19 ottobre 2009 altra rapina col coltello e bottino di 500 euro. L’apice fu toccato il 26 gennaio 2010 quando entrò un rapinatore, sempre intorno alle 19, e puntò una pistola contro una cliente, intimando alla farmacista di consegnargli l’incasso e fuori ad attenderlo c’era un complice. La cliente alla fine svenne dallo spavento. Nelle precenti rapine i malviventi avevano utilizzato sempre un taglierino o coltello in quel caso spuntò pure una pistola. Poi è arrivata, un po’ ovunque, l’epoca delle spaccate notturne con l’uso del tombino in ghisa ed è stato sperimentato anche qui.

M. Serena Quercioli