"Sono già interessati gli uffici ritenuti competenti per gli approfondimenti necessari". Così la prefettura di Firenze ha risposto al comitato d’Oltrarno per la salvaguardia dei beni artistici e storici, che aveva inviato una petizione al nuovo ministro della cultura Gennaro Sangiuliano sulla farmacia granducale del 1805 in piazza San Felice. Il ministero, quindi, ha deciso di attivarsi per capire le modalità che hanno portato alla sparizione della storica farmacia dell’Oltrarno, sfrattata dalla proprietà dell’immobile che vorrebbe ricavare un resort nello stesso edificio.
"Si sarebbe potuto valorizzare una parte di città – si legge nella petizione trasmessa al ministro – ancora a margine dei percorsi turistici, se non per la presenza di Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli e la dilagante movida che sta snaturando il quartiere ormai invaso da B&B, ristoranti, pizzerie, gelaterie. Esisteva un percorso ideale già presente, diverso dai tanti musei cittadini e che avrebbe potuto dare un valore aggiunto al quartiere. Il collegamento storico fra Palazzo Pitti, la Farmacia con la Sala di Anatomia che la lega indissolubilmente al vicino Museo di Storia Naturale (la Specola) poteva, e forse può ancora, essere salvato e valorizzato attraverso una destinazione consona all’ambiente storico".
E infine: "Vorremmo pregare il Signor Ministro se fra i suoi tanti gravosi impegni volesse prendere in considerazione la possibilità di sostenere gli organi periferici in una mediazione virtuosa con la proprietà e l’amministrazione comunale". Firmato, fra gli altri, dall’ex soprintendente Paola Grifoni, da don Gianfranco Rolfi, priore di San Felice in Piazza, e dall’ex vicesindaco Giovanni Pallanti.
Adesso, attraverso la prefettura di Firenze, la risposta del ministro Sangiuliano, che assicura il proprio intervento.