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Serve farmaco salvavita per bimbo di 10 anni, Firenze usa il Frecciarossa per la consegna

La tiopronina è un "farmaco orfano": cura una malattia rara e alle aziende farmaceutiche non conviene produrlo. Ci pensa lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze

I laboratori dello stabilimento farmaceutico militare

Firenze, 14 novembre 2020 - Il Frecciarossa delle 13.14 di venerdì da Firenze a Roma non ha portato solo il suo carico di passeggeri, ma anche un farmaco per salvare la vita a un bambino di 10 anni affetto da una malattia rara. Le compresse di tiopronina - un farmaco cosiddetto 'orfano' perché la sua produzione non è conveniente per le aziende farmaceutiche -, sono state prodotte dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, e portate a destinazione da una staffetta organizzata in poche ore dal Compartimento Polizia per la Toscana.

"Al momento produciamo cinque farmaci orfani", spiega Camillo Borzacchiello, luogotenente dello Stabilimento Chimico Farmaceutico, che nella giornata di ieri ha deciso di inviare la tiopronina a Roma in tempi brevissimi. "La segnalazione ci era arrivata qualche giorno fa dalla Asl - spiega - poi ieri mattina alle 8 ha telefonato la madre del bambino, disperata perché da due giorni non aveva più il farmaco. La sua malattia, la cistinuria, se non viene curata ostruisce i tubuli renali e porta alla morte. Le compresse erano state già prodotte e in attesa di invio. Allora mi sono guardato intorno: se avessi inviato il farmaco con un corriere, prima di lunedì non sarebbe arrivato".

Da qui la scelta di ricorrere alla Polfer. "Ho consegnato fisicamente la tiopronina - racconta Borzacchiello - al dipartimento della stazione di Santa Maria Novella, che ha organizzato la staffetta per Roma Termini: là, al box della Polfer, il marito della signora ha recuperato il farmaco per il bimbo, che sarà operato fra un mese. È un servizio utilissimo, coi treni veloci possiamo far arrivare queste medicine rapidamente in tutta Italia. Altrimenti mi sarei messo in macchina con un collega e avrei consegnato il farmaco personalmente, come ho fatto già l'1 maggio scorso per un bambino di Pescara che si era avvelenato con il verderame".

Lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze, unità dell'Agenzia Industrie Difesa, produce farmaci 'orfani' come la d-penicillamina somministrata al bambino di Pescara, e la mexiletina, potente antiaritmico consegnato due settimane fa a un 85enne di Caserta, oltre a produrre cannabis terapeutica.

"In un anno - spiega ancora il luogotenente - gestiamo circa 6.000 ordini. Con l'introduzione dello smart working, per via delle norme di contrasto al coronavirus, l'organizzazione si è un po' complicata, e si sono allungati i tempi di consegna. Ma non c'è solo il Covid, ci sono tante persone che hanno bisogno di farmaci".