GABRIELE
Cronaca

Fasce di garanzia. Un dettaglio un po’ stonato

Il trasporto pubblico a Firenze: controllori più sicuri ma sciopero causa disagi agli utenti. La necessità di garantire servizi efficienti e rispettare le fasce di garanzia durante le proteste.

Canè

Una volta sui mezzi pubblici sui mezzi pubblici c’era il controllore. Ogni tanto saliva un signore in divisa e chiedeva il biglietto. Adesso i controllori hanno un tesserino di riconoscimento e vanno a coppie, se non addirittura in tre. Meglio. Perché non è detto che tutti abbiano pagato, e capita che chi non lo ha fatto diventi pure aggressivo. Pericoloso, come la cronaca quotidianamente dimostra. Che in un rinnovo di contratto che fatica a chiudersi il personale del trasporto pubblico chieda più sicurezza oltre a un salario migliore, è dunque più che legittimo, e doveroso concederlo. Nello sciopero nazionale che oggi blocca tutti i mezzi, c’è però un "dettaglio" stonato: il non rispetto delle fasce di garanzia, con corse assicurate solo in due finestre sottili, sottili che finiscono per punire solo gli utenti. Che con i mezzi non fanno scampagnate: vanno al lavoro, a scuola, accompagnano i figli. Pare che il tempo sarà buono, dunque via libera a bici e scooter. Poi macchine, tante macchine. Che un giorno, nel mondo green, nella valle degli orti, non esisteranno più. Puf, sparite. Ma che per ora ci sono, eccome, e diciamo per fortuna, se no oggi resteremmo a casa, mentre le vedremo tutte "al lavoro", in coda, a scarichi aperti, anche quelle elettriche, che non inquinano, salvo che la loro carica viene da energia prodotta soprattutto "all’antica", non dal calore del sole e delle stelle. Ed è pure venerdì, il giorno di maggiore movimento in una città ad andamento lento, lentissimo per i noti motivi e i notissimi cantieri. Insomma, è vero che Firenze ha solide tradizioni di non-trasporto pubblico: i meno giovani ricorderanno che fino alla fine degli anni ‘80 il primo maggio nessun mezzo circolava. Come se l’acquedotto avesse chiuso i rubinetti. Ora per i servizi pubblici, per il pubblico, ci sono giustamente più attenzioni, più garanzie. E oggi qualche fascia non sarebbe stata di troppo.