
Il titolare della Fattoria Montecchio, Riccardo Nuti con le nuove bottiglie
Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 05 aprile 2018 - La Fattoria Montecchio cambia “il look” del vino. E' infatti una bordolese dalla forma bombata, che ricorda una mezza magnum, quella all'interno della quale è imbottigliato il Chianti Classico Docg 2015 e il Chianti Classico Docg Riserva 2013. Si tratta della nuova “Linea Primum” dell'azienda vitivinicola chiantigiana, che sarà presentata alla prossima edizione di Vinitaly (dal 15 al 18 aprile a Veronafiere). La novità non riguarda solo la parte esteriore ma anche il contenuto della bottiglia, il blend. “Una "Linea Primum" – dice il titolare della Fattoria Montecchio, Riccardo Nuti – che si affianca a quella precedente e che, piano piano, vogliamo che diventi l'immagine attraverso la quale la Fattoria Montecchio sarà riconosciuta. L'altra linea di produzione non verrà meno ma sarà commercializzata su altri canali non sulla vendita diretta”. La Fattoria Montecchio, che ha una produzione su 30 ettari di vigneto, si spinge quindi verso un vino di nicchia e con una prima produzione di sole 7000 bottiglie per tipologia. “Sostanzialmente la base è sempre il Sangiovese - spiega l'enologo, Stefano Di Blasi – al quale si affiancano le migliori selezioni degli uvaggi di Merlot, Cabernet Sauvignon e Alicante. I nuovi vini hanno un taglio “sartoriale”, ovvero, nelle varie tipologie, costituiscono la massima espressione del territorio. Nella “Linea Primum” cerchiamo di stare totalmente sul Sangiovese, con un percorso che ricalca un po' quella ricerca di genuinità e territorialità fatta in Borgogna per il Pinot Nero”. E in gestazione c'è anche la terza etichetta: la Gran Selezione. In questo caso si tratta di una novità assoluta per la Fattoria Montecchio, di cui Nuti anticipa qualche dettaglio. “Inizieremo con l'annata 2015 – fa sapere – che, nel rispetto del disciplinare del Chianti Classico, presenteremo sul mercato a fine anno. La vera punta di diamante sarà proprio la nostra Gran Selezione: un Sangiovese in purezza vinificato per metà tradizionalmente e per metà in anfora”. Ricordiamo a tal proposito che la Fattoria Montecchio ha una storia personale e originale, circa la riscoperta della vinificazione in anfore di terracotta. Disponendo infatti di un'antica fornace del 1800 all'interno della tenuta, è stata in grado di produrre un manufatto funzionale al processo di affinamento e vinificazione, in collaborazione con il professor Massimo Ricci, esperto di restauro dell'Unesco e docente di Tecnologia dell'Architettura all'Università di Firenze. Tale esperienza, che il giornalista e sommelier, Emanuele Vescovo, ha racchiuso in una pubblicazione intitolata “Dalla terracotta al vino”, si è tradotta nella nascita del Priscus, un Sangiovese in purezza, ricco e strutturato che, non a caso, porta il nome di un gladiatore romano.