Fratelli d’Italia sul piede di guerra in riferimento alla linea della tramvia 4.1 "Leopolda-Piagge", sul definanziamento di 27,5 milioni deciso da Roma e sul mutuo per coprire quell’importo, mutuo che non ci sarebbe, col Comune che avrebbe buone possibilità di recuperar quei fondi partecipando a un bando del Ministero dei Trasporti. La capogruppo Angela Sirello e il consigliere Matteo Chelli hanno depositato un’interrogazione urgente all’assessore alla mobilità Andrea Giorgio per sapere quando "precisamente e in che modalità l’amministrazione sia venuta a conoscenza della delibera Cipess del 23 aprile 2024 e del formale definanziamento dell’importo di 27,5 milioni sulla linea 4.1". FdI evidenzia che i fondi sono stati definanziati "a causa della mancata stipulazione del contratto di appalto entro il 30 giugno 2023".
"La giunta – accusa FdI - lamenta il fatto che il Cipess avrebbe tardato l’approvazione del progetto, ma in realtà la questione è molto più complessa. Il progetto definitivo della 4.1 è arrivato sul tavolo dell’organo tecnico ministeriale completo di tutte le asseverazioni solo a dicembre 2022 perché c’era stato un problema con un nulla osta che Arpat non aveva rilasciato". Nell’interrogazione FdI ha chiesto "se il Comune abbia effettivamente contratto un mutuo" e "per quale motivo l’Autorità di gestione del Psc non abbia tempestivamente informato gli uffici interni" del definanziamento. Per FdI in pratica esistono "contraddizioni", da parte del Comune. Sarà Giorgio a rispondere in modo ufficiale. Probabilmente evidenziando delle mancate comunicazioni interne tra Ministero dei Trasporti e Ministero dell’Economia e evidenziando ritardi sulla procedura non imputabili al Comune. E sul mutuo? Non ci sarebbe in realtà alcun mutuo ma il Comune avrebbe partecipato a un bando dello stesso Ministero dei Trasporti in modo da recuperare i 27 milioni, fondi che comunque non sono "fondamentali", parole di Giorgio dello scorso 20 dicembre, "alla realizzazione dell’infrastruttura".
Niccolò Gramigni