REDAZIONE FIRENZE

Tumore al pancreas, Fedez all’ospedale di Firenze: “Giusto che i malati raccontino”

Le parole dell’artista in un videomessaggio inviato al San Giovanni Di Dio, che promuove un incontro sulla malattia facendo parlare chi è uscito dal cancro

Fedez ha inviato un messaggio all'ospedale San Giovanni Di Dio nell'ambito della tavola rotonda sul tumore al pancreas

Firenze, 15 novembre 2023 – Un videomessaggio che Fedez ha voluto inviare all’ospedale San Giovanni Di Dio. Un videomessaggio di saluto in vista di un incontro pubblico in programma giovedì 16 novembre in occasione della giornata mondiale dedicata al tumore al pancreas.

E Fedez, che ha dovuto convivere con il cancro e ha subito un’operazione proprio al pancreas, ha deciso, tramite la sua Fondazione, di ringraziare l’ospedale stesso per l’attenzione sulla malattia la cui incidenza è in aumento. "Sono felice di dare il mio contributo e sono felice che l'iniziativa verta sul racconto delle persone", sottolinea nel suo messaggio Fedez. La tavola rotonda è in programma alle 16 nell’Aula Muntoni. 

Dedicato all’incontro aperto al pubblico di domani all’ospedale San Giovanni di Dio (Firenze), poche ore fa è arrivato un videomessaggio del cantante Fedez. Tramite la sua Fondazione filantropica, Fedez ha inviato un videomessaggio di saluto ai partecipanti per testimoniare, domani nella Giornata Mondiale dedicata al Tumore del Pancreas, l’importanza di sensibilizzare su una patologia la cui incidenza è in aumento.

Nel corso dell'incontro, la lotta a uno dei tumori a più elevata aggressività, prenderà la strada della medicina narrativa, un approccio che arricchisce l’atto medico grazie al racconto. Dei pazienti ma anche degli stessi medici. Il contributo di Fedez, con il video, aggiungerà valore a un'iniziativa che ha nel racconto dell'esperienza della malattia il suo fulcro.

L’incontro, organizzato in collaborazione con la direzione sanitaria di presidio, è stato voluto dall’ospedale che sotto la guida del direttore della struttura di chirurgia generale, Alessandro Anastasi, è Centro di riferimento dell’Azienda Ausl Toscana centro per la Terapia dei Tumori del Pancreas.

“In occasione della giornata mondiale dedicata al tumore del pancreas – dichiara Alessandro Anastasi – nel nostro ospedale San Giovanni di Dio, Centro di riferimento per la chirurgia pancreatica della Asl Toscana centro abbiamo voluto promuovere un incontro non fra i professionisti della materia ma dando spazio ai pazienti che saranno i protagonisti di questo incontro di medicina narrativa durante il quale avranno modo di raccontare la loro esperienza e il loro rapporto con la malattia e con la struttura sanitaria”.

“Ascoltare il racconto dell’esperienza della malattia, la sofferenza che accompagna tutto il percorso fin dal primo momento in cui viene comunicata la diagnosi, è qualcosa di straordinario – commenta Daniele Cultrera, vicedirettore dell’ospedale e coordinatore della tavola rotonda – La forza di un momento come quello del 16 non è solo nel far luce sull’argomento ma sta nella potenzialità di trasmettere un coraggio e una fiducia nettamente superiori a quelli che può trasmettere un medico a chi riceve una diagnosi di tumore per la prima volta”.

Si ricorda che al San Giovanni di Dio è a disposizione un servizio continuativo di radiologia interventistica e di chirurgia vascolare (di cui è la sede aziendale) e di endoscopia digestiva, due servizi fondamentali per trattare in sicurezza i pazienti con tumori del pancreas.

Al San Giovanni di Dio è inoltre presente il Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) per le neoplasie pancreatiche che ha il compito di riunire medici di più specialistiche (chirurghi, oncologi, radiologi, endoscopisti, radiologi interventisti, nutrizionisti, anatomopatologi, gastroenterologi, radioterapisti).

Nelle sedute con cadenza settimanale, effettuate nel reparto di oncologia in teleconferenza con gli altri presidi della Ausl Toscana centro, vengono analizzati collegialmente tutti i pazienti con tumore del pancreas dell’Azienda individuando per ognuno di loro il percorso diagnostico e terapeutico più indicato seguendo il paziente nel tempo.