REDAZIONE FIRENZE

Felice Maniero, ex boss della mala del Brenta, trasferito nel carcere di Firenze

"Hanno voluto punirmi"

Felice Maniero

Firenze, 23 giugno 2020 - È stato trasferito dal carcere di Voghera, in provincia di Pavia, a quello fiorentino di Sollicciano Felice Maniero, l'ex boss del Brenta, condannato in primo grado lo scorso 4 giugno a quattro anni di carcere per maltrattamenti fisici e psicologici sulla compagna Marta Bisello, per intralcio alla giustizia e per avere tentato di far pressioni sui figli affinché facessero ritrattare la madre.

L'avvenuto trasferimento a Firenze è stato confermato dal suo avvocato Luca Brioli. In una lettera all'Ansa Maniero afferma di essere stato fatto uscire dalla cella di isolamento e salire su un'auto senza sapere dove era diretta. Un «trattamento così anomalo» «mai capitato e mai sentito da altri», secondo Felice Maniero ed anche «fuorilegge» dovuto, è la sua ipotesi, alle critiche sulla gestione dell'emergenza Covid nel carcere di Voghera da parte sua uscite sui giornali. Critiche nei confronti dei vertici che è tornato a reiterare parlando di minacce «di ritorsioni» nei confronti degli agenti penitenziari perché non portassero le mascherine per «non creare allarme sociale tra i detenuti in pieno coronavirus». «Per ora - ha aggiunto - c'è stato il primo detenuto in Italia deceduto prematuramente a Voghera con atroci dolori». «Non vorrei stessero insabbiando tutto - ha concluso -. Sarebbe troppo. Ma quel povero Cristo era figlio di un Dio minore?».