Firenze, 10 febbraio 2025 – Tutti concentrati sul bambino. Per proteggerlo, difenderlo da una tragedia che prima o poi, chissà come, dovrà affrontare. I parenti di Lorenzo Innocenti ed Eleonora Guidi, a partire dai loro genitori, vivono sospesi tra la necessità di costruire la normalità intorno al piccolo della coppia e un dolore più grande di loro, una tragedia che ha cambiato per sempre le loro vite. Sentimenti, emozioni che hanno trasmesso anche parlando con il sindaco di Rufina Daniele Venturi, che ha visto di persona in Comune alcuni parenti di Lorenzo e ha sentito al telefono quelli di Eleonora.
![Rufina, i fiori lasciati davanti alla casa di Eleonora Guidi (nel riquadro)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MWNlZDIyMTItODg4MC00/0/rufina-i-fiori-lasciati-davanti-alla-casa-di-eleonora-guidi-nel-riquadro.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
“Tutti fanno quadrato intorno al bambino in questo momento così difficile, c’è grande voglia di proteggerlo, e anche noi, che abbiamo la responsabilità di una comunità scossa, dobbiamo pensare ai familiari coinvolti in questa tragedia – dice Venturi – Per questo abbiamo attivato il servizio di supporto psicologico”. Nemmeno il sindaco riesce a spiegare cosa può essere successo sabato mattina in quella casa che sembrava l’indirizzo della felicità. Il quadro che emerge dal costante contatto con i parenti della coppia è sempre lo stesso: Lorenzo Innocenti ed Eleonora Guidi sembravano uniti, avevano un lavoro, erano innamorati del loro figlio e apparentemente anche l’uno dell’altra. “Nessuno si spiega l’accaduto – continua Venturi – Credo che adesso sia importante lasciare i familiari più tranquilli possibile, perché c’è grande dolore. Chiedo ancora silenzio, di rispettare la richiesta di riservatezza delle famiglie, cerchiamo di non aggiungere odio al dolore della tragedia, bisogna tutelare tutti”.
E non solo i parenti della giovane coppia. L’intera comunità della Rufina è scossa, impaurita dalla disintegrazione di una certezza, quella della famiglia felice rappresentata proprio da loro. “Ho ascoltato tanti cittadini in queste ore e tutti sono increduli – aggiunge Venturi – In tanti pensano che se una cosa del genere è successa a loro allora può succedere a chiunque e questo è un pensiero che colpisce. Io stesso li avevo visti un mese e mezzo fa e mi erano apparsi la coppia di sempre, uniti per il loro bambino”.
Oggi si riunirà il consiglio comunale di Rufina e con ogni probabilità verrà deciso il lutto cittadino per la tragedia che ha colpito il paese.
La notizia ha fatto rapidamente il giro d’Italia, così anche l’ex sindaco Vito Maida, sabato in Calabria, l’ha saputa in poco tempo. “Ho incontrato i ragazzi qualche settimana fa – racconta al telefono – erano insieme al piccolo, con il passeggino... Non c’era nulla che potesse far pensare ad una tragedia del genere”. Mai screzi, mai ’pause di riflessione’ all’interno della coppia, sempre la voglia di mettere il bambino al primo posto: “Negli anni da sindaco li ho sempre visti come ragazzi innamorati, per questo quando mi hanno chiamato per dirmi cos’era successo ho pensato che Rufina, il mio paese, casa mia, era finita dentro quei servizi tv che ogni tanto si vedono ma che di solito si sentono lontani. Stavolta invece no, questo dolore è toccato proprio a noi”.