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Tre ricoverati, ventuno dimessi. Calenzano, le condizioni dei feriti

Come stanno i feriti a 24 ore dall’esplosione nel deposito. Le tre persone ricoverate si trovano uno all’ospedale Careggi di Firenze e due al Cisanello di Pisa. Il presidente della regione Toscana Eugenio Giani: “Continuiamo a seguire con attenzione la vicenda”

Firenze, 10 dicembre 2024 – Sono tre le persone coinvolte nell’esplosione avvenuta nel deposito Eni di Calenzano l’indomani mattina ancora ricoverate: uno all’ospedale di Careggi a Firenze e due a Cisanello a Pisa, uno dei quali trasferito nella serata di ieri dal policlinico fiorentino. Quattro dei ricoverati a Careggi sono già stati dimessi.

Soccorritori e carabinieri al deposito di Calenzano dopo l'esplosione (Foto Germogli)
Soccorritori e carabinieri al deposito di Calenzano dopo l'esplosione (Foto Germogli)

Lo rende noto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che fa il punto a ventiquattro ore di distanza dalla tragedia, che registra cinque morti

I presidi ospedalieri di Prato, Torregalli, Santissima Annunziata di Ponte a Niccheri e Empoli, hanno prestato soccorso nella giornata di ieri ad almeno ventuno altri feriti, già tutti dimessi. Di questi diciannove si sono presentati autonomamente.

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Nel dettaglio: all’ospedale di Prato sono state assistite quattordici persone, a Torregalli tre persone, altrettante ad Empoli ed una al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri.

“Continuiamo - osserva il presidente Giani - a seguire con attenzione la vicenda e la Regione, in tutte le sue articolazioni, è impegnata a partire con il suo sistema sanitario.”