EVA DESIDERIO
Cronaca

Ferragamo, il nuovo board Leonardo è presidente

Rileva l’incarico svolto per 15 anni dal fratello maggiore Ferruccio. Michele Norsa confermato vicepresidente operativo, le Divelec ad

di Eva Desiderio

Il comunicato di Ferragamo Finanziaria, che controlla Salvatore Ferragamo spa, che ieri ha depositato la lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione del 22 aprile prossimo, ha spazzato via dubbi e incertezze sul futuro del marchio del lusso fondato dal Calzolaio delle Dive e divenuto negli anni un punto di riferimento internazionale per il fashion: e ha fatto di nuovo bella luce sul futuro dell’azienda. Da troppi mesi giravano voci, illazioni, chiacchiere, sussurri, spesso inutili. E invece ieri di tutto questo ciarlare resta solo un ricordo sbiadito perchè la conferma di Michele Norsa come vicepresidente operativo della casa di moda e di Micaela le Divelec Lemmi come amministratore delegato, sono una garanzia di continuità e di grande esperienza fino al dicembre 2023.

E di questo i più contenti sono i 4.000 dipendenti nel mondo, che saranno molto lieti anche del passaggio di testimone per la presidenza non esecutiva della Salvatore Ferragamo spa da Ferruccio Ferragamo, 75 anni e da 15 al timone, a suo fratello Leonardo Ferragamo, 67, anche lui competente e appassionato protagonista da sempre della storia contemporanea dell’azienda insieme alla famiglia tutta. Leonardo è amministratore delegato di Palazzo Feroni Finanziaria spa.

Il nuovo board si compone di 10 membri, contro i 13 del precedente, e ora la guida passa a Leonardo, quinto figlio di Salvatore e Wanda Ferragamo. Con lui appunto Norsa e le Divelec Lemmi, Angelica Visconti (figlia di Fulvia Ferragamo), Giacomo Ferragamo (figlio di Ferruccio Ferragamo), Peter Woo per il socio Majestic Honour Ltd, gli indipendenti Umberto Tombari, Patrizia Giangualano, Marinella Soldi, Frederic Biousse. C’è poi una seconda lista, presentata da un gruppo di fondi, in possesso dell’1,77% del capitale, e a comporla sono Anna Zanardi e Armando Branchini.

In attesa del 22 aprile nella nota della società si sottolinea che "si tratta di un passo rilevante nel processo di cambiamento in fase di realizzazione che vede da una parte Ferragamo Finanziaria concentrare la sua attività di direzione e coordinamento nella individuazione, promozione e monitoraggio dei valori fondanti ed identitari a cui Salvatore Ferragamo si dovrà ispirare e, dall’altra, la valorizzazione della autonomia strategica e di gestione per affrontare le rilevanti sfide del futuro". Intanto dall’America arrivano ancora voci su un probabile cambio del direttore creativo della maison, Paul Andrew: tutto può essere, ma intanto aspettiamo il nuovo presidente e il nuovo cda.