Firenze, 17 luglio 2020 - E' una vera e propria rissa virtuale quella che si è scatenata intorno a Chiara Ferragni. L'influencer internazionale che trasforma in oro ogni prodotto ha colpito ancora, mettendo sotto i riflettori il Museo degli Uffizi. Che forse ha volutamente innescato una polemica che ha raggiunto Twitter e che ha portato la parola "Uffizi" nei trend topic.
Tutto parte da un post di Instagram in cui la Venere del Botticelli e Chiara Ferragni vengono accostate in una foto. L'occasione è stata la visita della stessa Ferragni agli Uffizi insieme al direttore Eike Schmidt, Cicerone d'eccezione. "I canoni estetici cambiano nel corso dei secoli - si legge sul post - L’ideale femminile della donna con i capelli biondi e la pelle diafana è un tipico ideale in voga nel Rinascimento. Magistralmente espresso alla fine del '400 da #SandroBotticelli nella Nascita di #Venere attraverso il volto probabilmente identificato, con quello della bellissima Simonetta Vespucci, sua contemporanea".
"Ai giorni nostri l’italiana Chiara Ferragni, nata a Cremona, incarna un mito per milioni di followers -una sorta di divinità contemporanea nell’era dei social - Il mito di Chiara Ferragni, diviso fra feroci detrattori e impavidi sostenitori, è un fenomeno sociologico che raccoglie milioni di seguaci in tutto il mondo, fotografando un’istantanea del nostro tempo".
Apriti cielo. Si scatenano i sostenitori e detrattori dell'influencer, che ha milioni di follower in tutto il mondo. "Come vi permettete di paragonare un'opera come la Venere del Botticelli a una influencer?" è il senso di alcune delle migliaia di commenti del post. "Datevi una calmanta, ma perché tutto questo astio", ribattono invece i sostenitori della Ferragni. Uno degli obbiettivi è stato comunque raggiunto: portare una volta di più gli Uffizi alla ribalta, un museo che ha avuto negli ultimi mesi una clamorosa svolta social: tra Facebook, Instagram, Twitter e soprattutto Tik Tok, dove le opere prendono anima e dove gli stessi Uffizi spopolano.