Inizialmente si era parlato di una festa in grande stile con almeno un centinaio di invitati, in uno dei palazzi più belli e rappresentativi di Firenze, il Grifoni Budini Gattai di piazza Santissima Annunziata. Un edificio che in sè contiene parte della storia dell’arte di questa città: progettato da Giuliano di Baccio d’Agnolo, proseguito da Bartolomeo Ammannati (interprete del manierismo, discepolo di Baccio Bandinelli e “padre“ del Biancone di piazza della Signoria) che a sua volta trasse ispirazione niente di meno che da Michelangelo Buonarroti. Ma Eike Schmidt, subito dopo aver ritirato il documento che ne sancisce l’italianità, non ha voluto – probabilmente per motivi di privacy – anticipare alcunché sul party che ha organizzato ieri sera la moglie, Roberta Bartoli, storica dell’arte (cosa che la unisce al compagno), con un dottorato di ricerca a Pisa, borse di studio al Metropolitan museum di New York, dove ha lavorato per un anno e anche al Getty di Los Angeles. Ma è stata anche ’curatorial fellow’ al Minneapolis Instuite of Art dove ha insegnato storia dell’arte Medioevale e Moderna all’università del Minnesota, mentre ora è docente a contratto alla Ca’ Foscari a Venezia.
"Non posso dire nulla – ha spiegato il direttore delle Gallerie degli Uffizi subito dopo aver ricevuto l’atto, con la firma del sindaco Dario Nardella, che ne attesta la cittadinanza – Domani (oggi, ndr) vi saprò dire qualcosa, di questo se ne sta occupando la mia consorte". Qualcosa però il neo italo-tedesco lo ha anticipato: "Tra me e me sto sta festeggiando, mia moglie però so che sta organizzando una festa in cui ci saranno amici, parenti. Insomma, una cerchia abbastanza ristretta. Però questa cosa è di sua competenza quindi non so rispondervi". Tutto, dunque, resta nel più stretto riserbo. e anche sui fortunati vip (e non solo) che parteciperanno al party nulla si sa. Una cosa però è certa: il sindaco Dario Nardella non ci sarà.
A.P.