
Festeggiamenti dopo la proclamazione di una laurea (foto d'archivio)
Firenze, 17 luglio 2023 – Non che sia un evento insolito. Anzi, è diventato così ricorrente che il presidente della Scuola di studi umanistici e della formazione dell’Università, Giovanni Zago, è stato costretto a minacciare di modificare la modalità di svolgimento delle sessioni di tesi, se i laureandi con i loro amici e parenti non smetteranno di festeggiare in modo eccessivo il conseguimento del titolo, sia triennale sia magistrale. Durante le discussioni non saranno ammessi più di due accompagnatori per candidato. E le proclamazioni saranno sospese: dopo la discussione lo studente verrà congedato e riceverà per email, nei giorni successivi, la comunicazione del voto. Poi per la firma del verbale dovrà andare in segreteria negli orari d’ufficio.
Questo rischio avrà l’effetto sperato? Zago dà un tempo, i prossimi giorni, per raccogliere risultati, evitando di penalizzare tutti per il comportamento di alcuni. Già durante il Covid, quando erano riprese le sessioni in presenza, e c’erano regole stringenti, più volte i presidenti delle varie scuole dell’ateneo avevano dovuto richiamare all’ordine i ragazzi e il parentado per l’esagerata baldoria e per il sudiciume abbandonato al termine dei party estemporanei che costringeva il personale delle pulizie a un superlavoro. In particolare a Medicina e al polo di Novoli. Ora che non ci sono più restrizioni, la situazione sembra peggiorata.
Stando al tenore della lettera che il professor Zago ha inviato nella casella di posta elettronica di tutti gli iscritti a quella che era la facoltà di Lettere e filosofia. Una lettera ben scritta e percorsa da una tagliente ironia. "Cari studenti – scrive Giovanni Zago – nonostante i ripetuti moniti della presidenza della Scuola e dei presidenti delle commissioni di tesi, nonostante i cartelli, scritti, mi pare, in un italiano cristallino, e nonostante le mail in cui si è sottolineato che le
u rla belluine e lo spargimento di coriandoli sono categoricamente vietati sia all’interno che all’esterno dei plessi universitari e risultano passibili di sanzioni per imbrattamento di cose altrui e per disturbo della quiete pubblica, i festeggiamenti sguaiati dopo le discussioni delle tesi in via Laura e in via Capponi continuano e non paiono contenibili".Il professore prima di arrivare alla minaccia di riformare sine die le modalità di discussione, scrive "francamente non riesco a comprendere come persone adulte e laureate possano divertirsi ancora con le canzoncine goliardiche e addirittura con i coriandoli, che sembrerebbero più adatti a festeggiamenti di allievi della scuola primaria". Zago conclude sperando in una "resipiscenza collettiva". Qualcuno forse dovrà cercare su Google resipiscenza. Ma il messaggio è forte e chiaro.
Ilaria Ulivelli