Giorni di delirio, sulla Firenze-Pisa-Livorno. Fra blocchi durati intere mattinate, tragedie stradali, code infinite per tamponamenti e lavori o, banalmente, per la presenza di pioggia. Lasciato alle spalle il periodo estivo (che comunque ha avuto come sempre i suoi ingorghi), la riapertura di scuole e uffici ha acuito i disagi per tanti i pendolari che si muovono in auto. Con code periodiche in vari punti della grande arteria e onnipresenti in prossimità del capoluogo toscano e dello svincolo per l’A1, a Scandicci. E intanto la politica che fa?
"È una priorità assoluta per la Toscana – ammette il presidente della Regione, Eugenio Giani - . È da irresponsabili lasciare le cose come sono. Non è più possibile tollerare che basti una giornata di pioggia per paralizzare mezza regione. Per questo ho chiesto una riunione alla maggioranza con l’intento di concretizzare a breve quanto previsto nella delibera di giunta approvata ormai un anno fa. Ho trovato un’ampia convergenza col capogruppo del Pd, Vincenzo Ceccarelli, e se la mediazione dev’essere che per i primi 2-3 anni sia la Regione ad accollarsi le spese per una progettazione forte, sono disponibile a procedere in questa direzione. Una volta pronti i progetti, completeremo la riflessione su dove e quando mettere il pedaggio per i tir. Di certo la Regione non è in grado di sostenere le spese per un adeguamento da 3-400 milioni. Ma se la soluzione deve essere rallentata dalla pressione di lobby contrarie al pedaggio, vorrà dire che i primi progetti li finanzieremo noi".
Tutto risolto dunque? Lo vedremo dopo il vertice di maggioranza. Per ora la nascita di Toscana Strada, società voluta dalla Regione, e in modo particolare da Giani, per gestire la superstrada (potendo contare su 14-15 milioni l’anno dal pedaggio dei tir, più 7,5 milioni di introiti da autovelox), è arenata da mesi.
A settembre 2023, la giunta regionale aveva approvato la delibera, dando l’ok alla proposta di legge per la sua istituzione. Approdato in Commissione, l’atto è poi qui rimasto, rallentato dal periodo elettorale, ma anche dalle perplessità di consiglieri di opposizione e maggioranza.
Infine, a settembre 2024, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha indicato la strada di un possibile compromesso, quello appunto di istituire la società subito e di pensare al pedaggio poi. Basterà a convincere i consiglieri? O l’ipotesi del pagamento per i tir resterà un problema anche posticipandone la definizione? Di certo, in questo secondo caso, andrà trovata un’altra soluzione. Che restituisca alla Fi-Pi-Li i requisiti minimi di sicurezza necessari a far viaggiare in tranquillità chi la percorre. Spesso tutti i giorni.