"Fidi Toscana e lo sviluppo. Il suo ruolo diventa centrale"

Michele Vietti, presidente di Anfir, l’associazione delle finanziarie regionali, non ha dubbi

"Fidi Toscana e lo sviluppo. Il suo ruolo diventa centrale"

Lorenzo Petretto, presidente di Fidi Toscana

"Le finanziarie regionali, come Fidi Toscana, svolgono un ruolo cruciale nel garantire risorse concrete al sistema produttivo, offrendo un supporto essenziale alle piccole e medie imprese. Le Regioni, che sono in gran parte nostri soci di riferimento, diventeranno sempre più consapevoli del valore e delle potenzialità che queste finanziarie possono esprimere, se messe nelle condizioni di operare senza ostacoli. Per questo, chiediamo ai nostri soci di aiutarci ad allentare il freno della burocrazia, così da poter contribuire ancora di più allo sviluppo economico del Paese". Lo ha detto Michele Vietti, presidente di Anfir, l’Associazione nazionale delle finanziarie regionali, intervenendo ieri al convegno organizzato insieme a Fidi Toscana per una riflessione sul "ruolo delle finanziarie regionali per lo sviluppo delle pmi" che si è svolto nell’auditorium cinema Astra di Firenze. Un appello che riguarda da vicino Fidi Toscana, che nel 2025 celebrerà i suoi 50 anni di attività. L’atto costitutivo, ha ricordato il suo presidente, Lorenzo Petretto, è infatti del 19 gennaio 1975. Da allora la finanziaria regionale ha aiutato migliaia di imprese.

Nel 2023, Fidi Toscana ha chiuso l’esercizio con oltre 3 milioni di euro di utile e nel primo semestre del 2024 ha registrato un utile di 1 milione di euro. Con un patrimonio di oltre 100 milioni e un totale attività superiore a 225 milioni, l’azienda può vantare una solidità patrimoniale notevole, con un Cet1 superiore al 40%. "Oggi vogliamo riflettere su come, nei prossimi 50 anni, possiamo continuare a sostenere le Pmi" ha sottolineato il presidente di Fidi Toscana. La sfida per il futuro resta il rilancio della finanziaria, soprattutto alla luce del fallito tentativo di cessione della maggioranza ad un soggetto privato da parte della Regione Toscana.

"Non abbiamo ricevuto risposte coerenti e per questo nelle prossime settimane dovremo fare una riflessione finale per quanto riguarda il processo di riassetto che abbiamo impostato in questi due anni. Faremo un confronto con i soci attuali", ha detto l’assessore all’economia della Regione Toscana, Leonardo Marras. "Il convegno – ha concluso Marras - introduce elementi interessanti per quanto riguarda prodotti e riferimenti nella nuova operatività in cui potrebbe collocarsi Fidi Toscana". "Noi in questo sistema virtuoso dobbiamo continuare a crederci, a collaborare e a continuare ad investire, in un sistema bancario che sta cambiando profondamente perché tanti, troppi vincoli ad un certo punto avevano messo in difficoltà le piccole e medie imprese che sono il cuore pulsante della nostra Regione", ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo nel corso del suo intervento, ricordando quanto ha fatto Fidi, dopo l’alluvione che l’anno scorso ha colpito la Toscana, con i 20 milioni di euro per sostenere le imprese in difficoltà. Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, Francesco Bosio, direttore di Banca Cambiano 1884 spa, Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana, Livio Schmid, responsabile istituzioni finanziarie di Cassa depositi e prestiti, e Eros Ceccherini, presidente della Fondazione dottori commercialisti ed esperti contabili di Firenze.

Monica Pieraccini