Fidi Toscana, utile nel 2022 Prestiti alle aziende per 30 milioni

Procede l’attività secondo il piano industriale in attesa della vendita di una quota di maggioranza

Fidi Toscana, utile nel 2022   Prestiti alle aziende per 30 milioni

Fidi Toscana, utile nel 2022 Prestiti alle aziende per 30 milioni

In attesa di conoscere gli esiti dell’operazione, voluta dalla Regione, di vendita di una quota di maggioranza del capitale ad un nuovo soggetto, Fidi Toscana sta procedendo con attività e azioni previste dal suo piano industriale.

"Abbiamo da poco completato il piano di riorganizzazione del personale, con oltre 20 risorse passate a Sviluppo Toscana - afferma il presidente di Fidi Toscana, Lorenzo Petretto - e il cambio di direzione, che ha visto dal mese di giugno l’ingresso della nuova direttrice generale Francesca Fraulo. In questi giorni – prosegue – stiamo ultimando i dati della semestrale, che chiuderà con un utile superiore al milione".

Nel 2022 Fidi Toscana – con Cet 1 superiore al 35% e oltre 100 milioni di patrimonio disponibile - ha garantito alle imprese del territorio circa 30 milioni di prestiti.

"Le azioni e attività a supporto delle aziende toscane – sottolinea il presidente Petretto – vanno avanti. In particolare, ho fortemente voluto e richiesto interventi tempestivi e ad alto impatto, con uno sforzo ed un aiuto concreto per le imprese colpite dall’alluvione lo scorso maggio". Su queste prime sfide si è subito misurata la nuova direttrice Fraulo, che ha presentato al consiglio di amministrazione la moratoria per le imprese colpite dalle recenti alluvioni e la garanzia per gli investimenti in efficientamento energetico che Fidi Toscana garantisce al 90%. Entrando più in dettaglio, la moratoria interessa le imprese – 229 clienti di Fidi – che sono situate nei comuni di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Londa e prevede la sospensione del pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere, senza alcuna commissione aggiuntiva da pagare. Restano a carico del cliente, se previsti, gli interessi contrattuali pattuiti che matureranno durante il periodo di sospensione.

La seconda iniziativa consiste in una garanzia al 90% per i finanziamenti finalizzati alla realizzazione di obiettivi di efficientamento energetico o diversificazione della produzione o dei consumi energetici, fino ad un massimo di 5 milioni di euro per singola impresa, al solo costo della commissione di gestione. Questa misura, disponibile esclusivamente per le imprese di piccola e media dimensione, ovvero con meno di 500 dipendenti, ricade nel quadro delle misure temporanee per fronteggiare la crisi energetica innescata dal conflitto russo-ucraino. Per questa tipologia di operazioni è inoltre prevista la gratuità dell’intervento del Fondo centrale di garanzia a favore delle imprese che operano nei settori particolarmente colpiti dall’attuale emergenza bellica, che includono alcuni tra i settori più significativi della manifattura toscana: le confezioni di abbigliamento in pelle, la fabbricazione di pasta, carta e cartone, la filatura di fibre tessili, la fabbricazione di piastrelle in ceramica, la produzione di prodotti chimici di base.

Monica Pieraccini