DANIELA GIOVANNETTI
Cronaca

Fiesole capitale della cultura. Da Forlì a Moncalieri: inizia la sfida

Sei mesi per presentare la candidatura: in programma confronti aperti ai cittadini. Ecco il calendario degli incontri.

La sindaca Cristina Scaletti

La sindaca Cristina Scaletti

Fiesole (Firenze), 30 marzo 2025 – Interviste, incontri e uno spazio di dialogo virtuale sul web. Sono questi gli strumenti che porteranno alla costituzione del dossier per la candidatura di Fiesole a capitale della cultura 2028, che arriverà dopo un percorso partecipativo fra vari soggetti quali enti, istituzioni, forze economiche e sociali, fondazioni e cittadini. Per costruirlo ci sono 6 mesi di tempo e "di duro lavoro", come li ha definiti il coordinatore scientifico Paolo Verri, descrivendo questa "Olimpiade della Cultura".

Si parte in aprile, con interviste a tappeto a livello locale, metropolitano e regionale. In calendario ci sono già alcune date. Il 14 aprile il progetto sarà presentato agli operatori culturali, così da raccogliere le loro osservazioni. Il 10 maggio invece ci saranno incontri itineranti fra Fiesole e le valli di Mugnone e Arno mentre il 22 maggio il confronto con i giovani i del territorio. Il tutto per arrivare a luglio (giovedì 10) con un incontro pubblico di condivisione e restituzione, aperto a cittadini, stakeholder e giovani, durante il quale verrà presentata la sintesi finale del lavoro collettivo e ci sarà il confronto per raccogliere ulteriori osservazioni e riflessioni. Quindi il progetto, confezionato secondo i rigidi criteri definiti da Roma, sarà inviato ai 7 giurati nominati dal ministro Giuli, che designeranno il vincitore. Fiesole ci crede fermamente e incrocia le dita. Ma la lotta sarà dura. A puntare al titolo già aspirano altre località toscane come Collesalvetti e Massa.

A livello nazionale ci sono Forlì insieme a Cesena, Moncalieri in Piemonte e i quattro borghi laziali Alatri, Anagni, Veroli e Ferentino. "E’ assolutamente legittimo – commenta la sindaca Cristina Scaletti – che ogni città che ritenga di avere i requisiti possa candidarsi a Capitale Italiana della Cultura: sta infatti alla responsabilità dei singoli amministratori valutare con attenzione il percorso, la tempistica e la qualità del dossier che andrà presentato a settembre per essere poi valutato dalla giuria"

D.G.