Il 72 enne Valerio Pianigiani è riuscito a riunire sotto il suo nome varie anime: oltre al suo Pd sarà candidato sindaco di M5S, Psi, Azione, +Europa, Sinistra Italiana e Verdi, riuniti con lo slogan "Insieme". A Villa Casagrande Pianigiani ha dato il via ufficiale alla sua campagna elettorale. Iscritto al Pd da quando il partito è nato, ha fatto parte della consiliatura di Figline (prima dell’unione con Incisa) anche come assessore dall’85 al ‘90 e dal ‘93 al ’95. È stato presidente del consiglio comunale nel periodo 2001-2006. Nel 2022 ha ottenuto il premio Bambagella anche come presidente del progetto AmicAfrica. "Insieme", dice, verrà scritto il programma elettorale di un’alleanza larga, "l’unico modo per sconfiggere le destre" che 5 anni fa portarono l’attuale sindaco Mugnai a un ballottaggio vinto poi col 51,45% contro Silvio Pittori che si presentava per il centrodestra unito. Oggi quel centrodestra non ha ancora palesato il suo candidato: Pittori si è riproposto, ma come lista civica, dopo aver lasciato il gruppo della Lega nel 2020. Al suo fianco potrebbe avere la consigliera Cristina Simoni. Ha proposto la propria candidatura anche Giorgia Arcamone, anche lei entrata in consiglio 5 anni fa con la Lega e poi passata in Fratelli d’Italia. Al momento i partiti di area non si sono espressi. Pianigiani se la dovrà vedere con Enrico Buoncompagni con una lista civica posizionata al centro Marco Pompeo ("A Sinistra per l’alternativa") e Leonardo Pagliazzi per la lista civica IdeaComune. Non accetta l’alleanza con Pianigiani l’attuale consigliere del M5Stelle Lorenzo Naimi che lascia il partito: "Da oltre 10 anni siamo critici su come è stato amministrato il nostro Comune e sulla considerazione che abbiamo ricevuto all’interno del consiglio comunale: assurdo instaurare una collaborazione con chi ci ha ignorati e sbeffeggiati". C’è attesa anche per le scelte di Italia Viva che ha annunciato di non avere candidati. Va capito se appoggerà Pianigiani o Buoncompagni.
Manuela Plastina