Figline, sconfitta che brucia. La Trestina passa nei minuti finali

FIGLINE 1 S.C.TRESTINA 2 FIGLINE 1965: Pagnini, Orpelli, Diarra, Dema, Sabatini, Ficin...

Figline, sconfitta che brucia. La Trestina passa nei minuti finali

Figline, sconfitta che brucia. La Trestina passa nei minuti finali

FIGLINE

1

S.C.TRESTINA

2

FIGLINE 1965: Pagnini, Orpelli, Diarra, Dema, Sabatini, Ficini, Zellini, Sesti (75’ Banchelli), Caggianese (55’ Cavaciocchi), Torrini, Zhupa. All.: Tronconi.

S. C. TRESTINA: Fiorenza, Dottori, Bucci, Conti, Contucci, Sensi, Belli, Menghi, Tascini, Di Nolfo (89’ Soldani), Marietti (79’ Irione). All.: Ciampelli.

Arbitro: Garofalo di Torre del Greco.

Reti: 28’ Diarra, 51’ Tascini, 86’ Di Nolfo.

Note: spettatori 350 circa. Ammoniti: Conti, Sabatini, Zellini, Sensi.

FIGLINE - Basta una fase difensiva non perfetta per costringere il Figline alla resa contro il Trestina. Eppure al pronti e via, era la squadra di casa a mostrare più determinazione e qualità nel gioco. Al 5’ una punizione calciata da Sesti, raccolta di testa da Zellini, sorvola di poco la traversa. Al 18’ brivido per i gialloblù: su un rinvio difettoso della difesa, Tascini recupera palla e da buona posizione calcia sopra la traversa. Poco dopo, su una ripartenza il Figline sblocca il risultato. Corre il 28’ quando Zellini scodella un assist per Diarra che con tempismo spedisce la palla in rete. Tre minuti dopo il Figline non ha fortuna, la conclusione di Zellini poteva fruttare il raddoppio. Il Trestina reagisce e al 34’ accarezza il pareggio. Belli manda una palla nella zona di Di Nolfo che calcia a botta sicura ma trova un Pagnini pronto alla parata. Nella ripresa la squadra umbra si ripresenta più determinata e al 51’ raccoglie il pareggio. Da un’ennesima indecisione difensiva, Tascini da passi realizza il pareggio. Il Figline prova a reagire ma non ha forza a sufficienza per pungere: una punizione di Sesti è parata da Fiorenza. All’86’ arriva la doccia fredda: Di Nolfo con un buon gesto tecnico batte il portiere Pagnini. Perdere così fa male.

Giovanni Puleri