LISA CIARDI
Cronaca

Filarmonica Verdi di Signa. Duecento anni di musica

La storica istituzione è stata fondata nel 1824 da Lorenzo Calosi. Dopo un periodo non facile, oggi è un pilastro della cultura locale .

Un momento della presentazione dell’evento ’Dal cuore di Signa: 200 anni di musica’

Un momento della presentazione dell’evento ’Dal cuore di Signa: 200 anni di musica’

Due secoli di vita per la Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa. Saranno festeggiati con un evento-concerto, presentato ieri a Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana. Presenti i consiglieri Federica Fratoni e Fausto Merlotti, il sindaco di Signa Giampiero Fossi, il vicepresidente della Filarmonica Gabriele Nardoni e Graziano Bertieri per la Pro loco. Lo spettacolo, dal titolo ’Dal cuore di Signa: 200 anni di musica – La storia della Filarmonica Giuseppe Verdi raccontata’, è in programma domenica prossima (ore 18,30) al cinema teatro ’La Compagnia’, in via Cavour 50/r a Firenze. Sul palco, il direttore Stefano Mangini e la narratrice Damaris Sirri, per la regia di Gabriele Nardoni. Interverranno durante la serata Fausto Merlotti e Giampiero Fossi. L’ingresso è a offerta libera e il ricavato sarà devoluto ai progetti scolastici della Filarmonica.

Saranno coinvolte anche altre realtà associative del territorio: il coro ’Caos Armonico’, ’CantanTuttiCant’Anchio’ (associazione culturale Incontri), e tutti gli allievi della Filarmonica. Costituita nel 1824 da Lorenzo Calosi, fin dai suoi esordi la Filarmonica di Signa divenne un importante punto di riferimento e aggregazione per la comunità, garantendo la colonna sonora di feste civili e religiose. Con la fine della seconda guerra mondiale iniziò però un declino dovuto ai cambiamenti nella società e nei gusti, che portarono al suo scioglimento nel 1952. Tutta la documentazione fu gelosamente custodita da Ugo Marretti, vera e propria memoria storica della Filarmonica, fino all’alluvione del 1966 che distrusse molti documenti e strumenti. Poi, nel 1981, un gruppo di musicanti, Leonetto Franchi, Francesco Giovagnoli, Ugo Marretti, Luigi Nannucci, Elio Alberto Rugi e Renzo Vettori, rifondò sia la Filarmonica che la scuola di musica, che da allora non si è più fermata. Tre maestri, Manlio Freiles, Franco Rannino ed attualmente Stefano Mangini, hanno preso negli anni il timone della direzione musicale e oggi la Filarmonica ha la propria scuola di musica, intitolata alla memoria di Elio Alberto Rugi. La serata ripercorrerà questa storia, ma anche progetti più recenti, come l’Orchestra d’archi e ’Voci a più colori’, un coro di voci bianche dedicato all’integrazione culturale creato con Adra Italia e rivolto a bambini dai 7 ai 12 anni.