ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

"Filiera corta e analisi mirate. Attenzione alle etichette"

FIRENZE Filiera corta come sinonimo di garanzia e sicurezza. Le morti nelle rsa del gruppo Sereni Orizzonti causate da una possibile...

FIRENZEFiliera corta come sinonimo di garanzia e sicurezza. Le morti nelle rsa del gruppo Sereni Orizzonti causate da una possibile intossicazione alimentare accendono i riflettori sul rifornimento di cibo nelle strutture per anziani, specie dopo che la società di gestione con sede a Udine ha puntato il dito sulle aziende esterne. "Servirsi da fornitori locali è più sicuro, perché la filiera locale è più facile da tracciare". Non ha dubbi Franca Conte, presidente Arat (acronimo per associazione residenze anziani Toscana), una rete che sul territorio coordina 11 case di riposo per circa 630 posti letto: "La filiera corta è una garanzia di qualità – spiega Conte –. Se aumentano le distanze la tracciabilità diventa più complicata".

Controlli minuziosi e massima attenzione nel verificare le etichette degli alimenti: la presidente Arat fa chiarezza sulle procedure di controllo da seguire nel caso di cibo che arriva da fuori: "Quello che è accaduto è gravissimo – commenta –. Gli alimenti hanno certificazioni specifiche, con bolle che indicano quando la merce è partita, quando è arrivata e come è stata trasportata. Oltre a un controllo visivo che di solito, ma non sempre, permette di riconoscere se un cibo è avariato, i nostri dipendenti passano in rassegna la merce per capire se ci sono pezzi di isolamento mancanti". Alle strutture che appartengono alla galassia di Arat in passato è capitato di rimandare indietro degli alimenti. "In alcuni casi non si leggevano bene le scadenza, in modo particolare per i surgelati – riprende la presidente –, ma è successo anche di trovare mezzi di trasporto a nostro parere non idonei, sporchi o senza pezzi di isolamento interno". La materia è molto delicata: in ballo c’è la salute di persone anziane, fragili e disabilitate. "La formazione del personale, a carico delle aziende, è un altro aspetto fondamentale – sottolinea Conte –. Le istituzioni potrebbero fare di più assicurandosi che la formazione sia stata eseguita in maniera adeguata".

Un capitolo a parte riguarda le visite dei Nas. "Non c’è una cadenza regolare – chiarisce la numero uno di Arat – Più o meno vengono effettuate una volta all’anno, a queste si aggiungono i controlli delle commissioni di vigilanza. Proporre cibi di qualità che diano soddisfazione agli ospiti per noi è un elemento fondamentale. È giusto che cucine e alimenti siano oggetto di controlli ancora più stringenti".

Alessandro Pistolesi