Firenze, 4 ottobre 2023 – «Raccolgo il testimone di Giuseppe Creazzo e mi piace guardare avanti. La procura di Firenze e gli uffici giudiziari saranno caratterizzati dalla seguente impostazione: aspiriamo a diventare un ufficio modello, per questo metterò tutte le mie risorse al servizio di questo progetto». Così, al suo insediamento, il nuovo procuratore capo della Repubblica a Firenze, il napoletano Filippo Spiezia, che ha prestato giuramento al Palazzo di giustizia davanti a una nutrita platea di magistrati, arrivati anche da fuori Toscana, oltre ad esponenti del ministero della Giustizia e del Csm, avvocati. «Dobbiamo affrontare la nostra azione quotidiana con grande tasso di riserbo, moderazione e rispetto di parametri deontologici. Solo questo consentirà di recuperare il rapporto di fiducia con la gente che in qualche modo risulta incrinato - ha affermato il nuovo procuratore di Firenze -. Questo è il viatico che intendo percorrere, la mia idea di procura. Idea che è basata sull'ampia condivisione e su una progettualità che sappia guardare avanti. Sono stato animato da visioni che sembravano molto più lontane rispetto alle possibilità di realizzazione. Ma mi avvio in questo nuovo percorso con grande serenità determinazione e coraggio». Tra i presenti, il presidente del tribunale di Firenze Marilena Rizzo, il nuovo procuratore generale della Corte d'appello di Firenze Ettore Squillace Greco che si insedierà formalmente il 12 ottobre, lo stesso procuratore Giuseppe Creazzo, il procuratore capo di Pistoia Tommaso Coletta, il procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone, il rappresentante laico del Csm Michele Papa.
Lo ha accolto il procuratore aggiunto della procura di Firenze Gabriele Mazzotta: «La tua esperienza in un ufficio internazionale del Nord Europa con il bagaglio di visioni prospettiche a più ampio raggio e lontane dagli avvenimenti locali gioverà a raggiungere un risultato di rasserenamento. Le occasioni per alimentare le polemiche non sono mancate dipendendo dalla trattazione di alcuni processi (quelli a cosiddetta "evidenza mediatica”) che pure avendo raggiunto importanti risultati investigativi (come il recupero patrimoniale di ingenti risorse sottratte allo Stato) hanno talvolta portato a parziali esiti assolutori». Inoltre, ha proseguito Mazzotta, «assiduo è stato l'impegno sul fronte mafioso e stragista. Ma sarebbe sufficiente sfogliare le pagine dei giornali per rilevare come la procura di Firenze sia stata oggetto di aspre accuse se non di vere contumelie ad alcuni colleghi colpevoli solo, per avere in adempimento del proprio dovere, esercitato l'azione penale. Ti ringraziamo per il coraggio dimostrato nello scegliere di venire a governare la procura della Repubblica di Firenze». «Da oltre un anno la carica era vacante e avevamo necessita di un procuratore - ha commentato il presidente del tribunale Marilena Rizzo - L'ufficio giudiziario di Firenze accoglie il nuovo procuratore a cui auguriamo buon lavoro»