Firenze, 21 ottobre - Aumentano le illegalità nel settore della logistica in Toscana, salgono i casi di caporalato, di sfruttamento e cambi di appalto, con 40 casi quest'anno. Si perdono pezzi di salario e diritti: queste le accuse della Filt-Cgil regionale, che oggi, 21 ottobre, a Firenze ha dato vita a un presidio di protesta davanti alla Prefettura.
Il settore in Toscana occupa circa 50.000 addetti ma secondo il sindacato non è semplice fare una stima esatta per via della volatilità delle aziende: mediamente le aziende che operano nella logistica hanno 7 dipendenti e una vita di 6 anni. "Occorre internalizzare il lavoro per migliorarne le condizioni e combattere le irregolarità", sostiene la Filt-Cgil, secondo cui 21 inchieste a livello nazionale hanno portato al sequestro di 600 milioni di euro a aziende operanti nella logistica per evasione fiscale, contributiva e sanzioni per interposizione di mano d'opera.
"In molte aziende che operano nella logistica” accusa il sindacato, “soprattutto in quelle operanti in appalti assegnati al massimo ribasso, si registra una tendenza che porta a massimizzare i profitti tagliando sugli investimenti, compresi quelli legati alla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici".