di Ilaria Ulivelli
Perché gli Stati generali della salute che si sono conclusi ieri con il discorso del ministro Roberto Speranza non si trasformino in una valanga di belle intenzioni, servono più risorse. Ne è consapevole il ministro. E lo sa il governatore toscano Eugenio Giani che, anzi, coglie l’occasione per bussare al governo, quando Speranza snocciola le cifre che pioveranno sulla Toscana, dettagliandole. Un miliardo in tutto, tra 450 milioni del Pnrr e 210 milioni per l’edilizia sanitaria. Poi il progetto da 340 milioni con cui sarà finanziato l’hub antipandemico di Siena. "Servono più soldi per la spesa corrente", dice Giani.
E in effetti anche per evitare che le nuove strutture, tra case e ospedali di comunità, si trasformino in belle cattedrali nel deserto, serve più personale. Dunque assunzioni. E di conseguenza innalzare il tetto di spesa per il personale ora vincolato a quella del 2004 meno l’1,4%. Praticamente un cappio al collo. Proprio per rispondere a questa necessità, alle battute finali del suo intervento, Speranza ha annunciato un intervento straordinario, fuori dal tetto dei finanziamenti annuali, da un miliardo. Quando e come sarà da vedere perché il governo è ormai agli sgoccioli e le elezioni si avvicinano.
Tra le cose buone elaborate nel piano degli Stati generali dal consiglio regionale della Toscana (che oggi porterà la risoluzione che impegna la giunta in assemblea, probabilmente al voto domani) ce n’è una che è già sulla strada della realizzazione: si tratta dell’introduzione della figura professionale dello psicologo di base all’interno dei servizi socio sanitari territoriali della Toscana. La legge è in cammino, come spiega il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, "e intendiamo arrivare all’approvazione entro luglio" per poi rendere effettivo il servizio a partire da ottobre. "Si stanno mettendo a punto alcuni dettagli tecnici – dice il presidente della commissione sanità, Enrico Sostegni – Ma sono già stati stanziati 300mila euro per far partire il servizio. Naturalmente si tratta solamente del primo step, poi serviranno altri soldi".
Dev’essere ancora deciso se il servizio sarà completamente gratuito o se sarà previsto il pagamento di un ticket.
Chi è lo psicologo di base e dove lavorerà? "Si tratta dello psicologo di assistenza primaria che lavorerà nelle case di comunità, che in Toscana sono 77, a fianco del medico di famiglia e del pediatra di libera scelta", spiega la presidente dell’Ordine degli psicologi Maria Antonietta Gulino che tira le somme dell’impennata di richieste d’aiuto dal momento in cui è esplosa l’emergenza sanitaria.
"Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo e soddisfatti che sia stato accolto – spiega Gulino – Lo psicologo di base è una priorità per il benessere dei toscani. La richiesta di assistenza psicologica, dai bambini agli anziani, è aumentata, soprattutto dopo due anni di pandemia: questo servizio diventa quindi fondamentale". Secondo il report stilato dall’ordine regionale, prendendo in esame il periodo tra marzo 2020 e febbraio 2022, la pandemia ha generato un aumento delle richieste da parte dei pazienti per il 69% degli psicologi toscani. "Ma a fronte di un aumento dei disagi dei cittadini e di richieste di aiuto – continua la presidente dell’Ordine – il servizio psicologico pubblico a oggi è molto carente: negli ultimi 15 anni gli psicologi sono stati ridotti del 50% e al momento il turn over è bloccato, nonostante le graduatorie regionali dei concorsi degli ultimi due anni. Le liste d’attesa per un appuntamento con lo psicologo del servizio pubblico diventano sempre più lunghe. Ci sono alcune Asl che hanno in servizio un solo psicologo: non era accettabile prima della pandemia, è impensabile ora".