REDAZIONE FIRENZE

"Fine Dad? Bene! Ma occhio ai bus"

Scetticismo tra i presidi per l’annuncio del ritorno in presenza di tutti gli studenti. "Siamo felici, certo, se i nostri ragazzi rientrano in classe, considerando anche i danni della didattica a distanza – commenta Ludovico Arte, preside dell’Itt Marco Polo (foto) – ma la sensazione è che si sia trattata di una boutade dietro la pressione arrivata dal mondo della scuola. Come sarà organizzato, infatti il trasporto pubblico? Come potranno gli autobus portare il doppio degli studenti?".

Le alternative, sono due, secondo il dirigente scolastico: o si torna alla capienza del 100 per cento negli autobus o si devono raddoppiare i mezzi. Entrambe le soluzioni porterebbero con loro una serie di criticità e, anche, di polemiche.

"A mio avviso – conclude Arte – sarebbe più sensato concludere quest’anno di scuola con il 50 per cento di studenti in presenza, per poi riaprire al 100 per cento a settembre, evitando così di entrare in mille polemiche con le famiglie e le aziende dei trasporti per sole quattro settimane di scuola".

Perplessa anche Donatella Frilli, dirigente scolastica del liceo scientifico Leonardo da Vinci. "Mi sembra azzardato, ma ci adatteremo", afferma.

"La scuola è pronta, lo era anche a settembre, quindi da questo punto di vista non cambia niente. Il problema – sottolinea – restano i trasporti e il fatto che comunque, anche se con lievi conseguenze di salute per gli studenti, i contagi continuano ad esserci, anche a scuola e nonostante gli studenti siano oggi distanziati e in presenza solo al 50 per cento".

"Tutto sommato – conclude quindi Donatella Frilli – non mi sembra una buona idea per un solo mese di scuola. Sarebbe meglio concludere l’anno al 50 per cento, con le quinte che devono fare l’esame, questo sì, in presenza".

Monica Pieraccini