REDAZIONE FIRENZE

Fine vita, il Pd esulta. Centrodestra in trincea

"Il ricorso? La Corte Costituzionale ci ha già pensato con la sentenza 242 del 2019 dicendo che è bene che...

"Il ricorso? La Corte Costituzionale ci ha già pensato con la sentenza 242 del 2019 dicendo che è bene che il legislatore nazionale faccia una legge che sostanzialmente ricalchi quello che abbiamo fatto noi".

All’indomani del passaggio storico in Consiglio regionale, il governatore Eugenio Giani non teme la potenziale impugnazione da parte di Palazzo Chigi della (prima) legge regionale che disciplina e norma iter e tempi certi del "fine vita". Tanto già da prepararsi alla promulgazione della norma non appena "finito il coordinamento tecnico tra il testo originario e gli emendamenti". "Appena concluso - avvisa - firmo immediatamente, stiamo parlando di un fine vita dignitoso, accompagnato medicalmente e uguale per tutti". Chapeau e applausi trasversali nel centrosinistra. In occasione della prima giunta-congiunta Firenze Bologna, la sindaca Funaro ha parlato di "un grande lavoro di confronto e attenzione alle diverse sensibilità fatto dalla maggioranza in Regione che ha portato al risultato importanti di coprire un vulnus nazionale".

L’altro (ex) sindaco di Firenze, Dario Nardella ai microfoni di Lady Radio ha preferito mettere in guardia il governo Meloni: "Penso sia sbagliato impugnare una legge che risponde a tante richieste e bisogni dei cittadini toscani. A FdI dico che invece di criticare le Regioni si impegnino in Parlamento per una legge nazionale". Non tarda ad arrivare la replica alla stoccata:

"Quali leggi fare e quali non fare non ce lo facciamo certo dire da Nardella - dice il collega a Strasburgo il meloniano Francesco Torselli -. Loro, piuttosto, pensino a spiegare a tutte le persone a cui hanno raccontato che la Toscana è la prima regione ad avere una legge sul suicidio assistito. Non è vero nulla! Un’altra operazione di pura propaganda, che finirà nel nulla". Continua a dar battaglia Marco Stella (Forza Italia) Marco Stella. Dopo la pregiudiziale di costituzionalità sollevata, ora per Stella "urge che il consiglio regionale provveda a nominare la nuova commissione regionale di Bioetica, scaduta e non rinnovata dainizio della legislatura, quindi inattiva da 4 anni".

Francesco Ingardia