Finisce la guerra delle carte bollate sulla mai realizzata sede del Consiag. La struttura avrebbe dovuto essere realizzata a fine degli anni ’90 in via Don Perosi; nel 2002 però furono avviati i lavori per il quartier generale pratese della società di servizi, e lo spazio di Scandicci, che nel frattempo aveva visto fermare i lavori fu ceduto alla concessionaria Cobrama. Il Comune, nel dare l’assenso per la vendita dell’immobile da completare che era anche ormai finito in uno stato di degrado, si impegnò a cambiare la destinazione d’uso dell’area. La contropartita era che Consiag versasse prima del rilascio dell’autorizzazione amministrativa un importo di 410mila euro per gli oneri concessori relativi al definitivo cambio di destinazione dell’immobile, governato nel frattempo con una autorizzazione amministrativa di carattere temporaneo. L’autorizzazione, scaduta nel 2005, non è stata mai rinnovata, nel 2008 la nuova proprietà ha richiesto la conformità in sanatoria della struttura.
A quel punto, detratti i 410mila versati, il Comune ha chiesto 224.836,20 euro di oneri concessori. Ne è nata una guerra ventennale di ricorsi ai tribunali amministrativi in ogni grado di giudizio, arrivata fino a oggi. La conclusione è stato un accordo attraverso cui la proprietà potrà pagare in 12 rate l’importo dovuto, garantendolo con una fidejussione e cedendo anche le opere di urbanizzazione realizzate in adempimento della convenzione del 2002. Il vantaggio per il Comune sarà la cessione in tempi certi delle opere di urbanizzazione, e la fine delle ostilità per quanto riguarda i contenziosi aperti nel tempo davanti alla giustizia amministrativa.