
Festa per l'apertura dell'Apple store a Firenze (Edoardo Abruzzese/NewPressPhoto)
Firenze, 26 settembre 2015 - Alle 10 in punto si sono aperte le porte del nuovo Apple store in piazza della Repubblica a Firenze. Un'inaugurazione molto attesa in città tanto che gli appassionati si sono radunati davanti al negozio fin da mercoledì notte, come ci ha raccontato Alessandro (VIDEO), il primo della fila. Clima di festa, grande allegria e magliette "Apple Store Firenze", regalate dagli ottanta genius, per i primi mille Apple-maniaci. Un negozio con una sua filosofia particolare, come spiega il responsabile dell'Apple Store fiorentino, Agostino (VIDEO). "E' venuto proprio bene - dice Agostino, fiorentino doc - rispettoso della tradizione fiorentina: il soffitto a cassettoni, la pietra, i lampadari che ricordano i simboli medicei...". Il fondo una volta ospitava la Banca nazionale del lavoro.
Tanti gli addetti ai lavori (ma il numero esatto non è stato comunicato), i cosiddetti "genius", uno staff capace di parlare otto lingue comprese giapponese e cinese.
Le transenne hanno contenuto la lunga fila , sicuramente più di mille persone provenienti da tutta Italia, che è andata a snellirsi via via che i curiosi sono entrati nella seconda succursale fiorentina della grande catena Apple, dopo quella dei Gigli. Gli ottanta commessi, coordinati dal responsabile del negozio Agostino, hanno curato i dettagli fin da stamani presto, come documentano le immagini scattate all'interno del negozio in anteprima.
All'apertura, il primo cliente (e quelli dopo di lui)= sono stati accolti tra due ali di "genius" urlanti e festosi, che hanno regalato ai primi clienti una maglietta celebrativa marchiata "Firenze": diventerà un cimelio per appassionati.
Alle pareti grandi pannelli illustrano i principali prodotti Apple, mentre nel mezzo della grande sala principale ci sono i tavoli su cui provare i prodotti stessi. Fuori invece, di fronte al negozio, la mela simbolo dell'azienda. Una mela della discordia, visto che per quel genere di insegne il Comune ha dovuto dare una speciale deroga, considerando anche che il centro di Firenze è sotto tutela Unesco.
Luca Boldrini - Elena Marmugi