REDAZIONE FIRENZE

Finto matrimonio: espulso. I poliziotti smascherano lo stratagemma

Per evitare il rimpatrio, un tunisino di 35 anni con condanne per spaccio ed episodi violenti aveva sposato una donna altopascese di 50 anni. Ma erano nozze fasulle, non convivevano

Indagini condotte dalla Polizia

Indagini condotte dalla Polizia

Lucca, 14 febbraio 2025 – La Polizia di Stato di Lucca ha accompagnato al CPR di Roma (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) un cittadino tunisino di 35 anni che aveva contratto un finto matrimonio con un’italiana di 50 anni, proprio per evitare di essere rimpatriato in seguito alla sua attività di spaccio di droga e altri reati. Uno stratagemma che però non ha funzionato.

L’uomo, inoltre, era stato protagonista di diversi episodi violenti nella zona di Pisa. Il giovane, infatti, ha a suo carico diverse condanne per spaccio di sostanze stupefacenti e, fino al 2023, è stato coinvolto in risse con accoltellamenti ed episodi violenti connessi proprio a tali attività di spaccio nel territorio di Pisa.

Per sfuggire all’espulsione dal territorio nazionale aveva trovato una soluzione che all’apparenza poteva risultare efficace. Aveva contratto un finto matrimonio con una cittadina italiana di 50 anni abitante nella zona di Altopascio. Le nozze erano state celebrate in forma civile al comune di Altopascio nel maggio dello scorso anno.

Le verifiche effettuate dall’Ufficio Immigrazione della Questura, dove il 35enne aveva presentato domanda per il rilascio del permesso di soggiorno, hanno consentito di accertare che i due non convivevano affatto, un requisito essenziale per la concessione del permesso di soggiorno, che è stato quindi rifiutato.

A seguito del decreto di espulsione firmato dal Prefetto, e dell’ordine del Questore, lo straniero è stato dunque accompagnato al Centro per rimpatri di Roma da personale della Polizia di Stato, da dove sarà rimpatriato nel Paese di origine e non potrà rientrare in Italia per almeno cinque anni.