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di Titti Giuliani Foti
Si intitola, guarda caso, "Firenze!" lo spettacolo con cui Rosario Fiorello torna al suo pubblico live in teatro. Ogni sera è diversa con lui: e questo vale anche per stasera e domani alle 20.45 al Teatro Verdi. Battute, gags da mattatore intelligente e tagliente con quell’ ironia un po’ dispettosa e mai volgare. Voilà il suo inimitabile stile mille volte cercato di copiare, e mille volte esperimento fallito. "Firenze!" arriva dopo "Genova!" e "Brescia!". Che si ricordi è la prima volta che lo stesso spettacolo abbia un titolo tanto instabile.
Sarà perchè di Fiorello showman ce n’è uno, con buona pace degli omologhi. Tutti pazzi per lui, dunque, coi biglietti fulminati in pochissime ore e sold out blindato da far dimenticare la parola pandemia. "Firenze!” è spettacolo da scoprire, anche da Fiorello stesso che nella sua cifra artistica mette parecchio in conto l’improvvisazione. Scritto dallo stesso Fiorello insieme a Francesco Bozzi, Pigi Montebelli e Federico Taddia: bello rivederlo all’opera nel suo inimitabile stile ritrovato a Sanremo tra improvvisazioni, esperimenti scenici, invenzioni mimiche, interazione con il pubblico in sala e incursioni di ospiti a sorpresa. Su tutto anche una scaletta musicale fluida e l’innesto di momenti di spettacolo fuori copione: è quel che si dice la libertà dello showman. E che corrisponde a portare in teatro uno show che ci puoi giurare, mai andrà in scena così come è stato scritto. "La parola felice è contro la parità dei sessi, una donna può dire “io sono felice” mentre Felice non può dire “io sono una donna”", è una delle frasi di Fiorello. Non mancano i riferimenti all’attualità, stile "Hai il quoziente intellettivo di un mobile dell’Ikea", ma sempre con lo sguardo acuto e ironico di un artista che vive quel che sta accadendo, senza sconti ai social, con occhio attento e non banale sugli italiani. Lo spettacolo ha una scaletta musicale e l’innesto di momenti di spettacolo fuori copione. Avvertiamo lo spettabile pubblico che durante lo show ci saranno momenti di interazione.
Ma la storia di Fiorello con la sua gente non parte certo da Sanremo. E’ una conquista rinnovata ogni volta durante le tournée di successo di questi anni: da "Stasera paghi te!" (2001-2003), a " Fiore, nessuno e centomila" (2003-2004), da "Volevo fare il ballerino… (2005-2007)", a "Volevo fare il ballerino ... e non solo!" (2007). E ancora da "Fiorello Show" (2009-2010), a "Buon Varietà" (2011) e "L’ora del Rosario" applaudito al Teatro Verdi nella stagione teatrale (2015-2016).
Sul palco la consolidata band di sempre con musicisti che strizzano l’occhio al varietà, e accompagnano ’Fiore‘ anche nelle improvvisazioni, con la capacità di saper guardare indietro con lucida cautela. Ma anche di affacciarsi sull’oggi senza preconcetti: dal karaoke e le imitazioni un ragazzo che ne ha fatta di strada.