Firenze, 19 marzo 2024 – In queste ore di angoscia e attesa l’aspetto sportivo passa in secondo, se non in terzo piano. Ma prima o poi bisognerà tenerne conto. Il presidente Commisso arriverà domani in Italia e raggiungerà direttamente Milano, accompagnato dalla moglie Catherine e alcuni dirigenti Mediacom. Rocco, particolarmente provato, segue costantemente quanto sta accadendo al San Raffaele, dove il suo braccio destro (e anche sinistro) Joe Barone sta ’giocando’ la partita più difficile della sua vita. Conta il presente umano e su questo non vi è alcun dubbio. Ma il futuro sportivo è dietro l’angolo, anche se la pausa del campionato per gli impegni delle nazionali aiuta; fino a questo momento la Fiorentina, in pratica, era scesa in campo ogni tre giorni.
Il futuro societario al momento è un punto interrogativo e azzardare le ipotesi di quello che sarà è impossibile e decisamente non attuale. Certamente l’augurio è che questo grande spavento si trasformi in un tenue ricordo. Augurio che deve tenere presente, gioco forza con una situazione difficilissima.
Attesa, dicevamo. Inevitabile e carica di speranze. Ad ora nessuna decisione sarà presa. La Fiorentina, intesa come società, ha subito un brutto colpo, anche perché Barone era il motore, con pregi e difetti. Ma sempre in prima linea nelle decisioni più importanti, dettate ovviamente da Commisso, ma condivise con i dirigenti, nessuno escluso. Sia sotto il profilo ’politico’ che sportivo. La ’squadra’ dirigenziale è compatta e al di là dell’inevitabile disorientamento. Ci sono uomini di esperienza sportiva importante come Daniele Pradè, che insieme al direttore tecnico Burdisso seguirà la squadra. Con loro anche il responsabile Valentino Angeloni, uomo di calcio di lungo corso.
In fondo , il solco almeno in questa stagione è tracciato (da Rocco), con Italiano (e il suo staff) che avrà un ruolo chiave per la squadra, come ebbe Pioli nel 2018. Ruolo decisivo lo avrà anche Alessandro Ferrari, il responsabile della comunicazione, l’uomo più vicino sia a Barone che a Commisso. Certo, ogni aspetto sarà valutato dal presidente che deciderà o meno di essere lui in prima persona (o magari un dirigente Mediacom) a prendere le redini della società anche nelle occasioni ufficiali e ufficiose. La squadra è pronta e compatta. Aspettando Joe.