FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

L’odissea dei passeggeri fiorentini a Madeira: "Bloccati da tre giorni, è un incubo"

Cinque giovani accampati nell’aeroporto portoghese di Funchal: "Non sappiamo quando torneremo"

La fila presente ieri in aeroporto a Madeira per arrivare al box informazioni.

La fila presente ieri in aeroporto a Madeira per arrivare al box informazioni.

Firenze, 20 agosto 2024 – «Siamo bloccati qui a Funchal dal 17 agosto. Non sappiamo ancora quando torneremo. Non ce la facciamo più, vi prego di trovarci una soluzione per tornare alle nostre vite". Dalla vacanza a Madeira all’incubo il passo è stato breve per 5 giovani di Scandicci e Firenze: Federico Bottai, Giulia Bernocchi, Alessia Bernocchi, Leandro Bianchi e Xhesika Shkembi. Il loro destino accomunato a quello di tanti viaggiatori delle compagnie low cost (Wizz Air e Ryanair come sottolineato anche dal ministro delle infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini) che avevano scelto Madeira come meta per le loro vacanze, e che per via delle condizioni meteo sono rimasti a terra.

"Il nostro volo di rientro – raccontano i ragazzi – era programmato per il 17 agosto con Ryanair e scalo a Lisbona. Tre di noi avevano una coincidenza per Bergamo da prendere per tornare a casa, mentre altri due dovevano riprendere la macchina a noleggio lasciata all’aeroporto lusitano da riportare a Siviglia e tornare in Italia qualche giorno dopo. Il 17 dopo una prima comunicazione della compagnia su un ritardo del volo causa maltempo, in aeroporto ci hanno detto che l’aereo non sarebbe partito e dopo poco ci arriva una mail da Ryanair per informare che era previsto un nuovo volo il giorno seguente alle 14:45. All’aeroporto abbiamo chiesto spiegazioni al desk di Ryanair che ci diceva continuamente che non potevano fare nulla neanche per darci da mangiare, bere o dormire dicendo che dovevamo occuparcene da soli. Ma ormai era notte fonda (del 17 ndr)".

I giovani raccontano che da lì sarebbero finite le comunicazioni ufficiali da parte della compagnia. "Abbiamo passato la notte in aeroporto con le luci accese come se fosse giorno – racconta Federico Bottai – e senza avere la possibilità di chiudere occhio, senza lavarci o avere qualsiasi tipo di assistenza. Il 18 poi stavamo aspettando il volo per Lisbona che ci avevano fissato alle 14:45. Abbiamo capito da soli, durante la mattinata e senza nessuna comunicazione ufficiale, che questo non sarebbe mai arrivato. A quel punto abbiamo chiamato il servizio assistenza telefonico e dopo ore di attesa ci ha rassicurato dicendoci che ci avrebbero mandato una mail con i biglietti per volare a Lisbona quella sera stessa. Dopo aver avuto questa notizia tre di noi hanno prenotato anche un aereo per tornare a Firenze da Lisbona spendendo più di 300 euro a testa vista le urgenze familiari e lavorative causate dal ritardo. Questa mail, con questi biglietti per farci ripartire, non è mai arrivata e l’aereo che doveva venire non solo non è mai arrivato, ma abbiamo scoperto che non era mai stato programmato. Dal 18 sera non possiamo più interagire neanche con loro il call center".

In questa situazione i ragazzi si sono attivati contattando l’ambasciata e l’Unità ministeriale italiana che li ha inseriti nelle liste delle persone bloccate a Funchal. "Siamo disperati – raccontano al telefono – anche oggi (ieri ndr) abbiamo passato un’altra giornata nella stessa situazione; non ci è stata prospettata alcuna soluzione, non abbiamo trovato neanche voli privati per tornare a casa anche pagandoli per conto nostro. Nella nostra stessa situazione qui in aeroporto ci sono tantissimi altri italiani, in prevalenza sono quelli che avevano prenotato voli non diretti per l’Italia, ma con scalo a Lisbona". Con una comunicazione, Ryanair ha invitato i viaggiatori a riprogrammare o chiedere il rimborso. Vedremo se ci saranno nuove indicazioni.