REDAZIONE FIRENZE

Fiorini d'oro, la cerimonia di consegna alle Rampe di San Niccolò

Domenica 23 giugno alle 21 la consegna del riconoscimento a personalità e organizzazioni che si sono distinte nel loro impegno e amore per Firenze

Il restauro delle rampe in San Niccolò (Umberto Visintini/New Press Photo)

Il restauro delle rampe in San Niccolò (Umberto Visintini/New Press Photo)

Firenze, 19 giugno 2019- La tradizionale cerimonia di consegna dei Fiorini d'oro a personalità o a organizzazioni che si sono distinte nel loro impegno e amore per Firenze si svolgerà quest'anno alle Rampe di San Niccolò. L'appuntamento è per domenica 23 giugno, alle ore 21.

Gli insigniti sono il Nucleo operativo di Protezione civile Logistica dei trapianti di Firenze, la Fondazione Cr Firenze, padre Bernardo Gianni (Millenario San Miniato), il Centro internazionale studenti 'Giorgio La Pira', il maestro orafo Paolo Penko, Artigianato e Palazzo, Firenze in rosa onlus, Caritas diocesana per Casa Vittoria, Florence Dragon Lady-Lilt e la professoressa Stefania Salvadori, astronoma e docente dell'Università di Firenze. A consegnare le onorificenze sarà il sindaco Dario Nardella.

''Anche quest'anno - ha spiegato il sindaco Dario Nardella  - ho voluto insignire personalità e realtà che rispondono a diversi campi della cultura, della scienza, della tradizione, dell'impresa, della solidarietà. Non è facile individuare le persone che, più di altre, meritino il maggiore riconoscimento della città Firenze. "Sono estremamente contento - ha aggiunto Nardella - dell'entusiasmo con il quale tutti gli interessati hanno accolto la notizia. Quest'anno, per la consegna, abbiamo scelto un luogo di particolare significato, le Rampe di San Niccolò. Quella di domenica sera, dunque, sarà una doppia festa: per gli insigniti e per la città intera. La consegna del Fiorino non è solo un modo per dire grazie a tutte queste persone e realtà ma è anche uno stimolo a fare sempre di più per la nostra città e a portare in alto il nome di Firenze onorando tutte quelle generazioni che, prima di noi, hanno fatto altrettanto''.