MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Fiorino d'oro a chi ha ricostruito il lungarno Torrigiani / VIDEO

Cerimonia in Palazzo Vecchio, la consegna alle cinque aziende impegnate nei lavori. Il sindaco: "Vuole essere un gesto di gratitudine da parte di tutta Firenze”

Il sindaco Nardella con i premiati dal Fiorino d'oro nel marzo 2017

Firenze, 27 marzo 2017 - Sono stati insigniti del Fiorino d’oro i lavoratori impegnati nella ricostruzione del lungarno Torrigiani. E il sindaco Nardella, durante la cerimonia nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza della vicesindaca Cristina Giachi e di molte autorità militari dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, ha dichiarato: “La città è consapevole del valore del lavoro. E il massimo riconoscimento della città che oggi vi consegniamo, vuole essere un gesto di gratitudine da parte di tutta Firenze”.

I premiati sono Antonella Mezzani di Publiacqua, Enrico Ferrera di Trevi, Andrea Ceccolini della Calenzano asfalti spa, Francesco De Marco di Italscavi e Marco Tognotti di Ingegnerie toscane. Questi i cinque lavoratori delle cinque aziende impegnate nella ricostruzione del lungarno Torrigiani a cui il sindaco Dario Nardella ha consegnato, a nome di tutti i colleghi e delle aziende coinvolte nella ricostruzione, il Fiorino d’oro. Un riconoscimento per “il grande lavoro di squadra che ha permesso di restituire alla città il lungarno in tempi record” ha ribadito il sindaco”.

Il lungarno è infatti stato riaperto nella data altamente simbolica del 4 novembre scorso, a distanza di poco più di cinque mesi dal crollo avvenuto il 25 maggio 2016, quando a causa di un tubo rotto si aprì una voragine che ha inghiottito decine di auto e le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. Il massimo riconoscimento della città di Firenze è stato consegnato loro “in segno di gratitudine per l’alto servizio reso con senso di responsabilità, impegno e grande spirito di sacrificio durante i lavori a seguito della voragine che aveva fatto ripiombare la città nella paura dei giorni dell’alluvione”.

“Vorrei ringraziare tutti i lavoratori impegnati nella ricostruzione del lungarno - ha detto il sindaco -. È stato un lavoro di squadra straordinario, che ha portato alla conclusione dei lavori in tempi record. Ci eravamo dati l’obiettivo di far coincidere la fine dei lavori con l’anniversario dell’alluvione e ce l’abbiamo fatta grazie all’impegno e alla determinazione di tutti. All’inizio non ci credeva nessuno, ma noi non abbiamo perso mai la speranza. Il lavoro di ricostruzione del lungarno Torrigiani da quando è crollato, ovvero il 25 maggio scorso, fino al 4 novembre è un esempio di come l’Italia, se vuole, può essere un grande Paese capace di giocare di squadra e ottenere ottimi risultati”.

“È stata una sfida nella sfida per vincere la quale tutti sono stati preziosi e vitali - ha continuato -. Per questo, credo che il Fiorino sia meritato e che sia un gesto di gratitudine da parte di tutta Firenze. Spero che il modo in cui abbiamo ricostruito il lungarno Torrigiani sia apprezzato e conosciuto in tutto il mondo”.

“Questa città ha dovuto affrontare sfide più difficili - ha concluso il sindaco - pensiamo ad esempio all’alluvione, alla guerra, alla strage dei Georgofili e in ogni momento ha dimostrato di essere una grande città con un grande popolo e di saper reagire alle sventure, sapendo fare di questi drammi delle sfide. Abbiamo fatto così anche con il lungarno Torrigiani”.

Presente alla cerimonia Marco Benati, segretario generale Fillea Cgil Firenze, che ha detto: “Il sacrificio e la professionalità delle maestranze sono stati riconosciuti e questo vale per tutti gli edili che ogni mattina lavorano per il territorio, la manutenzione e le costruzioni di case, le infrastrutture. Questo riconoscimento è arrivato, come ha ricordato lo stesso sindaco durante la cerimonia, dalla proposta della Fillea di Firenze: lo ringraziamo per averla accolta, esprimiamo apprezzamento perché è importante riconoscere l'importanza del lavoro degli edili, che stiamo promuovendo in questi mesi anche con la campagna ‘Noi ci prendiamo cura di Firenze’. In questo momento importante non possiamo però esimerci dal ricordare che una nuova cultura del lavoro parte dalla cultura del rispetto della persona e quindi della sicurezza, e purtroppo oggi siamo tutti scossi e tristi per la grave tragedia di ieri sera nel cantiere dell’autostrada a Savona, dove hanno perso la vita due operai e altri sono rimasti gravemente feriti”.