MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Firenze, 58 anni dopo l’alluvione tornano consultabili i volumi della Nazionale

Saranno richiedibili presso la Sala Manoscritti e Rari della Biblioteca. Un atto di restituzione che è anche testimonianza tangibile della storia

Firenze, 4 novembre 2024 - Da oggi, 4 novembre 2024, tornano consultabili i volumi danneggiati dall'alluvione del 4 novembre 1966, fino ad ora esclusi dalla circolazione, soltanto parzialmente restaurati e conservati nel magazzino esterno di Sant'Ambrogio. Tali documenti saranno richiedibili presso la Sala Manoscritti e Rari della Biblioteca nazionale centrale di Firenze secondo le modalità indicate sul sito web della Biblioteca. Il materiale alluvionato, spiega una nota della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, torna così nuovamente a disposizione degli studiosi. In aggiunta tali libri saranno catalogati, mentre a conclusione di ogni consultazione si svolgeranno presso il Laboratorio di restauro della Biblioteca le opportune operazioni di conservazione.

Angeli del fango salvano i libri
Angeli del fango salvano i libri

L'iniziativa restituisce così alla fruizione parte di un patrimonio di carta che ha sofferto i danni dell'alluvione e ne reca ancora i segni, e lo fa simbolicamente a partire dalla data del 4 novembre di quest'anno, a 58 anni dallo straripamento dell'Arno che tanto duramente ha colpito le collezioni e il cuore della Nazionale fiorentina. Esattamente 58 anni fa, dopo dieci giorni di pioggia ininterrotta, l’Arno infatti straripò devastando parte della città, mietendo vittime e provocando immensi danni all’inestimabile patrimonio artistico della ‘culla del Rinascimento’. L’Arno cominciò a straripare all’alba, esattamente qualche minuto prima delle cinque, quando il buio era ancora fitto. In poche ore una marea di fango e detriti travolse le abitazioni e i monumenti della città. Non appena il fiume ruppe gli argini, la piena procedette velocemente per i lungarni e sommerse i quartieri storici, Santa Croce come piazza del Duomo. L'ondata raggiunse anche i comuni limitrofi e improvvisamente tutta l'area rimase isolata. La marea di acqua e fango trasportò con sé detriti, automobili e tutto ciò che incontrava sul suo cammino. L’acqua entrò in case, negozi, monumenti, biblioteche, ospedali. Invase il Battistero, arrivò dentro Palazzo Vecchio, nel Duomo come nella Biblioteca Nazionale, fino a raggiungere un livello di quasi cinque metri. Provocherà gravi danni a numerose opere d’arte e al patrimonio delle biblioteche storiche: migliaia di volumi, tra cui preziosi manoscritti, vennero ingoiati dal fango. Gli Angeli del fango Arrivarono da tutto il mondo per salvarli, lavorando ininterrottamente insieme alle forze armate, giorno e notte. Oggi, 58 anni dopo, la consultazione arriva in un giorno particolare di ricordo e memoria. Un atto di restituzione per non dimenticare, dunque, ma anche per consentire al materiale alluvionato di riacquistare - tra le mani dei lettori - il suo valore di documento e di testimonianza tangibile della storia. Maurizio  Costanzo