Firenze, 14 novembre 2024 - Da questa mattina e fino a domenica 17 novembre, il Murate Art District di Firenze ospita "Carcere in città", un evento di tre giorni dedicato al carcere come spazio non solo di pena, ma di potenziale reinserimento sociale. L’iniziativa vuole aprire un dialogo costruttivo tra la città e il sistema penitenziario, evidenziando il ruolo di quest’ultimo come attore attivo nella comunità. Promosso dalle associazioni di avvocati Associazione Insieme e Adgi (sezione di Firenze), con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Firenze, la Fondazione Architetti Firenze e il patrocinio della Fondazione Michelucci, l’evento raccoglie numerose realtà cittadine impegnate nella riflessione sul tema, come il Centro Fiorentino Studi Giuridici e la compagnia teatrale Attori & Convenuti.
La conferenza inaugurale è stata suddivisa in due sessioni, affrontando le tematiche di “Carcere e città” in mattinata e “Affettività e carcere” nel pomeriggio. Gli interventi di alcuni architetti specialisti del settore hanno messo in luce come ci sia ancora molto che si possa fare per rendere l'attuale sistema carcerario un posto più "vivibile", rispetto a quello che tristemente sta diventando noto non solo come un luogo di penitenza ma anche di sofferenza. Nella prima mattinata è stato portato ad esempio il Giardino degli incontri, opera realizzata all'interno del carcere di Sollicciano nel 2007 e ideato da Giovanni Michelucci. Una struttura pensata per i momenti di incontro dei detenuti con le loro famiglie ed in particolare i bambini. Alle ore 11.20, era previsto, infatti, un focus sulla casa circondariale di Sollicciano, con l’intervento della direttrice Antonella Tuoni, che tuttavia non ha potuto partecipare a causa della mancata autorizzazione da parte del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Parallelamente alla conferenza, è stata inaugurata la mostra fotografica Momenti dall’interno di Chiara Benelli, che offre uno sguardo intimo sulla vita quotidiana all’interno delle mura carcerarie. A seguire, performance e momenti di riflessione hanno arricchito la giornata: alle 12, Marco Sorbara ha condiviso la sua esperienza come carcerato in isolamento; alle 15 si è tenuto un reading poetico dei collettivi presenti, mentre alle 18.30 la compagnia Attori & Convenuti ha messo in scena uno spettacolo teatrale sul tema dei suicidi in carcere, esplorando uno degli aspetti più tragici e spesso taciuti del sistema penitenziario.
Il programma delle prossime giornate
L’evento prosegue venerdì 15 novembre con tour tematici del complesso delle Murate, durante i quali sarà possibile visitare anche un’ala del carcere duro. Le visite, con posti limitati, sono organizzate alle ore 10 e alle ore 11, e si concentrano sul recupero architettonico degli spazi ex-carcerari e sulla loro storia.
La chiusura dell’evento è prevista per domenica 17 novembre, con un focus sulla salute mentale in carcere presso la sala incontri del Caffè letterario delle Murate, in collaborazione con l’associazione Brigata Basaglia. A seguire, una slam poetry si concentrerà sulle patologie psichiche più diffuse tra i detenuti, gettando luce su una questione spesso trascurata ma fondamentale per il reinserimento sociale dei carcerati.
L’evento “Carcere in città” si propone come un’importante occasione di riflessione collettiva, invitando i cittadini a guardare al carcere non solo come luogo di pena, ma come parte integrante della vita urbana e sociale, con l’ambizione di promuovere il cambiamento attraverso il dialogo e la consapevolezza.