NICCOLO' GRAMIGNI
NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Firenze allo specchio nelle foto di sei big

La mostra all’interno della trattoria ’Quattro leoni’. Cammarata, Bojola, D’Amato,. Pecchoili, Sgherri e Strippini.

Ponte Santa Trinità in uno scatto del 2020 di Franco Cammarata L’immagine sarà esposta all’interno di ’Tracce fiorentine’

Ponte Santa Trinità in uno scatto del 2020 di Franco Cammarata L’immagine sarà esposta all’interno di ’Tracce fiorentine’

Mostre di fotografia all’interno di una storica trattoria fiorentina. L’idea è del titolare Stefano Di Puccio – ex consigliere comunale – che ha organizzato qualcosa di unico: da domani avrà infatti inizio ‘Fotografia-Tracce fiorentine’ un racconto visivo attraverso lo sguardo di sei fotografi, di generazioni diverse, legati a Firenze: Franco Cammarata, Lorenzo Bojola, Massimo D’Amato, Lapo Pecchioli, Gianluca Sgherri e Mario Strippini. Sei mostre personali, della durata di due mesi ciascuna, che si susseguiranno nell’arco di un anno, per esplorare come luce, geometrie e paesaggi del territorio, architetture e assetto urbano, abbiano influenzato lo sguardo degli autori. La mostra è curata dalla storica dell’arte e della fotografia Anna Maria Amonaci. Si inizia appunto il 7 marzo con Cammarata: il fotografo presenta una selezione di scatti che celebrano la bellezza senza tempo dei paesaggi urbani e naturali di diversi luoghi. E’ già un primo incontro interessante visto che l’arte di Cammarata consiste nel mostrare piccoli angoli nascosti della meravigliosa Firenze. Dal 6 maggio ci sarà spazio per Bojola, a seguire D’Amato (dall’8 luglio), Pecchioli (dal 10 settembre), Sgherri (dal 5 novembre) e Strippini (dal 14 gennaio 2026). Di Puccio, spiegando le finalità dell’iniziativa, ha sottolineato la volontà di "esporre l’arte nei luoghi in cui viviamo abitualmente, senza nessuna presunzione di elevarsi a intellettuale. Io ho il pallino della fotografia, ammiro quel mondo, mi piace condividerla e proporla". "Stavo pensando a questa mostra da diverso tempo - ha spiegato Amonaci -. Io sono storica dell’arte: studiando è venuto fuori che la tradizione artistica italiana si costruisce sull’idea dell’esistenza delle scuole pittoriche. Questo lo dice il Vasari. La scuola pittorica fiorentina ha il segno del disegno. Io questo pensiero l’ho portato avanti. Occupandomi di fotografia ho trovato la stessa cosa".

Niccolò Gramigni