di Niccolò Gramigni
Oltre 100 artisti, più di 30 concerti. Torna il main stage in piazza del Carmine e la Zattera sull’Arno. Big come Enrico Rava Fearless Five, Hedvig Mollestad, Nico Gori & Fabrizio Bosso, Jeff Ballard, Danilo Rea, Michel Godard, Dado Moroni, Max Ionata, Francesco Bearzatti, Giancarlo Schiaffini, Silvia Bolognesi, Area Open Project, Khalab. In una parola: jazz.
In tre parole: Firenze Jazz Festival, che torna dal 5 al 10 settembre e dal 12 al 17 settembre ed è organizzato dal Centro Spettacolo Network con la direzione artistica di Francesco Astore. Tutti eventi gratuiti e sono attesi quelli sulla Zattera, installazione artistica unica nel suo genere e format originale del Fjf.
Nell’anteprima del Festival, il 5 settembre, al Forte Belvedere (ore 20) è in programma il concerto a cura di Empoli Jazz che vedrà protagonisti, in prima assoluta, il maestro della fisarmonica tricolore Gianni Coscia e il virtuoso dell’organetto Alessandro D’Alessandro.
Tra le star attenzione a Enrico Rava con i Fearless Five: la data da segnare è quella del 6 settembre, alla Limonaia di Villa Strozzi (ore 21.30). Si tratta dell’ultimo progetto di Rava, con all’interno una serie di musicisti che sono sì giovani ma di grande talento ovvero Matteo Paggi al trombone (ultima scoperta di Rava), Francesco Diodati alla chitarra (già membro del 4et di Rava), Francesco Ponticelli al contrabbasso ed Evita Polidoro alla batteria.
Il Fjf porterà anche il pubblico in un viaggio musicale internazionale, dalla Scandinavia della chitarrista norvegese Hedvig Mollestad Thomassen con il suo nuovo progetto Weejuns, che approda al Firenze Jazz Festival in anteprima assoluta nazionale (7 settembre, Limonaia di Villa Strozzi, ore 21,.30). C’è attesa poi per l’ultima giornata del festival, in cui ci sarà il concerto “La finestra di Puccini“ di Danilo Rea e Michel Godard (Limonaia di Villa Strozzi, ore 21.15).
In questo appuntamento curato da Toscana Produzione Musica, uno dei pianisti più importanti della scena nazionale come Danilo Rea e uno dei più raffinati compositori e abili virtuosi di serpentone e tuba, Michel Godard si incontrano sul terreno comune dell’amore per la musica del grande compositore lucchese Giacomo Puccini.