Firenze, commemorata la strage del 7 ottobre. Funaro: “Inaccettabili le liste di proscrizione”

La sindaca è intervenuta alla cerimonia nella sinagoga. “Quando si mette una donna come Liliana Segre in possibili liste di proscrizione, vuol dire che sta nascendo qualcosa che non va, che dobbiamo combattere realmente”

Un anno dal massacro in Israele, l'intervento della  sindaca Funaro alla commemorazione in sinagoga (New Press Photo)

Un anno dal massacro in Israele, l'intervento della sindaca Funaro alla commemorazione in sinagoga (New Press Photo)

Firenze, 7 ottobre 2024 – «Non si può accettare che oggi nel 2024, in un clima come quello che c'è, ci siano le liste di proscrizione che riportano a tempi bui del passato: non possono essere accettabili». Lo ha affermato Sara Funaro, sindaca di Firenze, intervenendo alla commemorazione dei fatti del 7 ottobre 2023 organizzata dalla Comunità ebraica cittadina. In quella data, almeno 1.500 terroristi di Hamas misero in atto un massacro nei villaggi del Sud di Israele: 1.400 le persone uccise, più di 250 quelle rapite.

 «Bisogna stare anche molto attenti a quello che accade nei nostri territori - ha detto, riferendosi alle recenti manifestazioni -, nelle nostre città». Per Funaro, lei stessa di religione ebraica, «vedere quei cartelli a Milano con le facce dei rappresentanti dei consolati, delle comunità ebraiche, e soprattutto la faccia di Liliana Segre come se fosse una donna da condannare è una cosa che non riesco ad accettare in nessuna maniera. Una donna che ha passato tutta la sua vita a riaprire quella ferita per fare in modo che la memoria venisse tramandata di generazione in generazione, non si può ritrovare in un cartello di una manifestazione perché ci sono persone che non vogliono conoscere la storia, e che non vogliono approfondire, non vogliono mettersi le mani nella coscienza. Questo nel nostro paese non può essere accettabile, e da rappresentante delle istituzioni mi preoccupa profondamente». Secondo la sindaca di Firenze «dobbiamo fare un lavoro forte, importante sui nostri territori, di sensibilizzazione vera, perché quando iniziano ad accendersi queste spie vuol dire che non si è capito. Quando si mette una donna come Liliana Segre nei cartelli, e quando si mette una donna come Liliana Segre in possibili liste di proscrizione, vuol dire che sta nascendo qualcosa che non va, che dobbiamo combattere realmente».