BARBARA BERTI
Cronaca

Firenze e la Congiura dei Pazzi: "Spy story tra sangue e bellezza"

Stasera su La7 Aldo Cazzullo ’vola’ nel Rinascimento per uno dei delitti politici più efferati della storia

"L’Italia è nata dalla bellezza e dalla cultura, dai versi di Dante e dagli affreschi del Rinascimento". Parola di Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore e conduttore tv. Con la sua trasmissione "Una giornata particolare" - in onda il mercoledì sera in prima serata su La7 - sta girando il Belpaese per raccontare i grandi momenti cruciali del nostro passato. Dopo la puntata "Dante una giornata all’inferno", il giornalista torna di nuovo a Firenze per puntare i riflettori su "I Medici - La congiura dei Pazzi": l’appuntamento è per questa sera alle 21,15 su La7.

Quale è stavolta la ’giornata particolare’?

"E’ il 26 aprile del 1478, data che riporta a una delle epoche più affascianti di sempre: il Rinascimento. E ovviamente Firenze è il palcoscenico di una grande spy story dove si intrecciano potere, bellezza e sangue".

Occhi puntati sulla chiesa di Santa Maria del Fiore?

"Certo, il Duomo è parte integrante del racconto. Qui, durante una solenne messa va in scena il più famoso ed efferato delitto politico: la congiura dei Pazzi, dal nome della famiglia di banchieri che ordisce la cospirazione. L’obiettivo è decapitare la famiglia Medici, uccidendo Lorenzo Il Magnifico e suo fratello Giuliano. Le cose vanno un po’ diversamente visto che Giuliano perde la vita mentre Lorenzo ne esce ferito, una vendetta politica ma anche una rivalsa amorosa".

Le telecamere porteranno lo spettatore dentro la cattedrale?

"Sì, anche se oggi è diversa rispetto a quel tempo. Un esempio su tutti: all’epoca mancavano gli affreschi del Vasari".

Quale è l’itinerario culturale?

"Insieme agli inviati Claudia Benassi e Raffaele di Placido, partiamo dalla sommità della cupola del Brunelleschi e ricostruiamo la congiura muovendoci nei luoghi dove l’arte ha raggiunto il suo apice: oltre al duomo di Firenze con lo straordinario campanile di Giotto, faremo vedere le ville medicee, Palazzo Medici Riccardi con la cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli e pure la cappella Sassetti del Ghirlandaio in cui sono rappresentati la politica e lo spirito della famiglia Medici".

Altre location?

"Abbiamo girato anche a Casa Buonarroti dove vediamo la Madonna della scala di un giovane Michelangelo. Poi andiamo sulla Bolognese, a Villa La Loggia (oggi sede della Giunti Editore spa, ndr), luogo dove i componenti della congiura dei Pazzi si riunirono per stabilire il modo in cui avrebbero ucciso Lorenzo e Giuliano".

"La congiura dei Pazzi è la penultima puntata del ciclo "Una giornata particolare": un bilancio?

"Il programma è una scommessa vinta. In media abbiamo avuto un milione di spettatori, quasi il 6% di share e più di tre milioni di contatti. E’ la conferma di quanto noi italiani siamo legati al nostro Paese: l’Italia è un po’ come la mamma: noi possiamo criticarla ma gli altri no".