LISA CIARDI
Cronaca

Firenze e turismo, è pieno assalto. Nuovo boom Usa sotto il Cupolone

Tra giugno e agosto si prevede un aumento del 1,5% rispetto all’anno scorso. Ma la vacanza è breve. Il cambiamento climatico influenza i viaggiatori: salgono le richieste di impianti di condizionamento.

Firenze e turismo, è pieno assalto. Nuovo boom Usa sotto il Cupolone

Se il turismo italiano continua a crescere, quello diretto a Firenze non fa eccezione. Il dato emerge dall’indagine effettuata a livello nazionale dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti. Partendo dal quadro italiano, dopo un avvio del 2024 con il segno più (nei primi 5 mesi dell’anno le presenze nelle strutture ricettive sono cresciute del +3,8%) anche le previsioni estive sono positive: tra giugno e agosto, si prevede un incremento del +1,5% rispetto alla scorsa estate.

A trainare ancora una volta il mercato sono i turisti stranieri (con un balzo del +2,5%), mentre la domanda italiana dovrebbe rimanere stabile (+0,5%). Ma come si riflettono questi dati a Firenze? "I numeri sono positivi – dichiara Monica Rocchini, presidente Assohotel Confesercenti Firenze – ma va tenuto presente che qui, come in tutte le città d’arte, il picco di presenze non è fra luglio e agosto, momento nel quale c’è molto caldo e prevalgono altre destinazioni, soprattutto quelle balneari. Se paragoniamo il quadro attuale con quello dello scorso anno notiamo una maggior presenza di più last minute, anche se i presupposti per una buona stagione ci sono tutti".

Intanto, in attesa dei mesi centrali dell’estate, la città vive un giugno intenso. "Per questo mese siamo già pieni – prosegue Rocchini – fra Pitti, Firenze Rock e il Tour de France. In cima alla lista delle presenze ci sono i turisti che arrivano dagli Stati Uniti, seguiti dagli europei. È tornato anche qualche flusso dell’est ma con numeri ancora bassi, lontani da quelli pre Covid. Relativamente al tempo di permanenza in città, siamo in linea con gli ultimi anni, con la media di 2,5 notti".

Una fotografia, ancora una volta, in linea col quadro nazionale. Secondo la ricerca del Centro Studi Turistici di Firenze, infatti, fra i mercati extraeuropei gli aumenti sono state registrati essenzialmente per quello statunitense. Interessante anche l’influenza del cambiamento climatico sulle scelte dei viaggiatori: il 24% degli imprenditori segnala infatti una maggior richiesta di dotazione degli impianti di condizionamento, interesse verso la destagionalizzazione della vacanza, richieste di flessibilità della prenotazione nei casi in cui gli ospiti volessero disdire a seguito di ondate di calore, rischi allagamenti, eventi meteo eccezionali, incendi. "Per Firenze siamo di fronte a una stagione positiva – spiega Claudio Bianchi, presidente di Confesercenti Metropolitana Firenze – con numeri importanti e in alcuni settori addirittura superiori allo scorso anno, anche se di poco. Oltre agli americani, si nota un ritorno in città dei francesi, che mancavano da tempo, mentre scarseggiano i turisti dal Sud America che però ci aspettiamo con grandi numeri per il Giubileo, nel 2025". Infine il tema del Tour de France. "La manifestazione porta ovviamente alcuni gruppi di appassionati in città – spiega – ma non incide sui grandi flussi. Anzi, alcuni turisti probabilmente eviteranno Firenze in quei giorni, non amando il caos. L’evento sarà comunque un grande spot e questo avrà indubbiamente ricadute positive in futuro".