REDAZIONE FIRENZE

Fase due, Firenze è ripartita: tramvia, aeroporto, uffici, prove di normalità

Una giornata con diversa gente in più in giro ma senza assembramenti. Tutto si svolge nella normalità

Emergenza coronavirus, l'aeroporto di Firenze appena riaperto (New Press Photo)

Firenze, 4 maggio 2020 - Delle duecentomila persone tornate a lavoro in Toscana in questo 4 maggio di ripartenza, una buona parte era nel capoluogo fiorentino. Qui le cose si svolgono nella normalità, l'inizio della fase due è senza scossoni. La tramvia, la'aeroporto, il traffico veicolare si rimettono in moto.

I bus sono operativi più o meno al cinquanta per cento della loro capacità massima, mentre l'aerorporto di Peretola è aperto ma i voli sono ovviamente al momento pochissimi. Il sindaco Nardella ha fatto un giro di ispezione nei principali centri nevralgici. Negli uffici, una quota di personale ha abbandonato lo smart working ed è rientrata al proprio posto di lavoro, mentre altri proseguiranno da casa. 

Nardella: "Danni per un miliardo di euro al turismo"

«Il danno che finora abbiamo calcolato nell'area metropolitana per l'industria del turismo è di un miliardo di euro». Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, nel corso di una diretta facebook sulla pagina della community di turismo digitale in riferimento alle conseguenze economiche del coronavirus. «Su 35 miliardi di euro - ha continuato - di Pil dell'area metropolitana il turismo ne occupa il 15% ma è la parte che dà il valore aggiunto alla città. Per le casse del Comune, il cui deficit è vicino ai 200 milioni, sono risorse vitali: avevamo preventivato per il 2020 di incassare 48 milioni di imposta di soggiorno e non vedremo un euro». Secondo il primo cittadino è necessario «comunicare che Firenze è una destinazione sicura, dobbiamo dire che la situazione è sotto controllo e che la città si sta avviando verso una curva di contagio zero».

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Centro storico

Resta deserto, o quasi, il centro storico: mancano i turisti, il motore dell'economia del cuore della città, e con la maggior parte dei negozi ancora chiusi, l'avvio della Fase2 non ha portato rivoluzioni. Al lavoro bar e ristoranti per il servizio di asporto, molte le pasticcerie, ma le saracinesche alzate sono soprattutto quelle dei negozi che hanno aderito alla campagna #riapriamoilcommercio di Confcommercio Toscana, lo sciopero al contrario che ha portato molte attività a riaprire simbolicamente, senza far entrare i clienti.

In tram non tutti hanno i guanti

Traffico fiacco, a tratti molto fiacco. Autobus quasi deserti e tram che corrono puntuali, uno ogni 4 minuti verso Careggi o la stazione di Santa Maria Novella con dentro non piu' di 15 persone, sulle 44 ammesse nella fase due (rispetto alle circa 270 dell'era pre-coronavirus). Trascorre cosi' la vita in piazza Leopoldo a Firenze, tra molte persone in bici e diversi fiorentini che si spostano a piedi. Dalle 10.30 alle 11.30, di assembramenti sulla banchina delle due linee del tram neppure l'ombra. Come stabilito dal Comune, dopo la mediazione con i sindacati di Palazzo Vecchio, a terra ci sono due vigili urbani a vegliare sul buon funzionamento della macchina messa in campo per lo scongelamento dal lockdown. La mascherina è obbligatoria e la protezione è indossata da tutti, fuori e dentro i mezzi. Tuttavia c'e' una 'falda' sull'altro capitolo dell'ordinanza studiato dall'amministrazione: i guanti, diventati obbligatori sui mezzi del trasporto pubblico. Alcuni li indossano, molti invece ne sono sprovvisti. Di certo non aiutano gli altoparlanti della fermata, che ricordano ai pochi utenti solo dell'obbligatorietà delle mascherine (come stabilito dalla Regione, peraltro).

Riaperto il Duomo

Dopo la chiusura per l'emergenza Covid 19, riapre il Duomo di Firenze per la preghiera personale da lunedi' 4 maggio, con orario ridotto giornaliero dalle 9 alle 13. L'Opera di Santa Maria del Fiore comunica che saranno adottate tutte le misure di sicurezza per i fedeli che si recheranno in preghiera. L'ingresso alla cattedrale, come sempre, sara' dalla Porta dei Canonici, l'unico che rimarrà aperto.

Nardella: "Preoccupato da Babele di norme"

L'aspetto che «più mi preoccupa» della fase 2 è «la babele di norme, regolamenti, atti amministrativi. Possiamo finire soffocati tra decreti, ordinanze, burocrazia. Se noi non semplifichiamo radicalmente il sistema delle regole, anche per quanto riguarda gli appalti, noi rischiamo davvero di compromettere» questa nuova fase. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, stamani all'aeroporto di Peretola per salutare il personale nel giorno di riapertura dello scalo.