Tommaso Strambi
Cronaca

A Firenze si farà il G7 del turismo Digitale ed eventi: il futuro è già qui "Occasione per valorizzare l’Italia"

A novembre il dibattito sugli strumenti che servono a crescere, soprattutto dopo lo stop per il Covid. Il presidente Federalberghi, Bocca: "Possiamo e dobbiamo fare molto di più. Sulla tecnologia siamo in ritardo"

Bernabò Bocca, presidente Federalberghi e della Fondazione CrFirenze

Bernabò Bocca, presidente Federalberghi e della Fondazione CrFirenze

Viareggio (Lucca), 13 maggio 2024 – La spiaggia è affollata di turisti in costume. I più arditi fanno anche il bagno. Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, dopo tre giorni dedicati ai 450 delegati alla 74ma assemblea nazionale dell’Associazione si rilassa davanti a uno spaghetto alla trabaccolara (uno dei piatti tipici di Viareggio) e a un bicchiere di pinot grigio in purezza. Lo sguardo è rivolto alla linea del mare. Sull’infinito. Che è poi anche il quid che può segnare il turismo nel nostro Paese. "Basta solo rendersene conto e mettere in atto – osserva – quelle misure necessarie per farne davvero la prima industria". E da Viareggio, città che ama sin da quando ci veniva ragazzino con la famiglia, annuncia, insieme al ministro Daniela Santanché e a quello dello sport e dei giovani, Andrea Abodi, che a novembre (dal 13 al 15) Firenze ospiterà il G7 del turismo.

"Per tutto il comparto – chiosa Bocca, che è anche presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze – sarà un’opportunità per valorizzare l’Italia (da nord a sud) e per discutere sugli strumenti che servono per crescere, soprattutto dopo lo stop per la pandemia".

Del resto gli investimenti del settore, cresciuti del 26% lo scorso anno, sono previsti ancora in aumento per il 2024, anche se a ritmo un po’ inferiore. Tra le direzioni in cui investire resta prioritaria la digitalizzazione visto che la percentuale di imprese italiane di alloggio e ristorazione che usa l’e-commerce oggi è il 31% contro il 64% della Spagna. "In questo campo - mette le mani avanti Bocca – possiamo e dobbiamo fare molto di più. Sul digitale siamo molto in ritardo rispetto agli altri Paesi: noi siamo bravi ad attirare turisti ma meno bravi a farli tornare. Per questo è importante organizzare eventi nelle città, per destagionalizzare i flussi e creare occasioni di ritorno".

Ed è proprio sul traino dati dai grandi eventi sportivi che si è incentrato il focus acceso dalla 74^ Assemblea nazionale di Federalberghi. E, fortunata coincidenza, l’incontro di categoria si è aperto all’indomani della partenza da Torre del Lago Versilia della sesta tappa del Giro d’Italia, ma anche nell’anno del centenario della morte di un’icona della lirica internazionale come Giacomo Puccini. Eventi che sono traino per i turisti ma anche eredità preziosa per le città che li ospitano e devono migliorarsi con opere e infrastrutture. Sportivi, culturali, religiosi, non ci sono limiti alle bellezze e al genio italiano. "L’aspettativa che si crea nell’immaginario collettivo riguardo la programmazione di grandi eventi – aggiunge Bocca – ha un valore esponenziale, sia per i nostri concittadini sia per il turismo straniero: pianificare competizioni sportive internazionali, festival e anche concerti con star di grande richiamo può essere la chiave che ci serve per aprire al futuro, con la consapevolezza che l’emozione che questi incontri producono nel turista-fruitore è così profonda da lasciare il segno e, soprattutto, la voglia di tornare".

Ma con un’avvertenza: "Gli hotel – conclude il presidente di Federalberghi – non possono continuare a essere visti con un bancomat, ogni volta che c’è bisogno di soldi si alza la tassa di soggiorno. Meglio pensare, come a New York, a una city tax".