MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Firenze, il testamento spirituale di Terzani ai medici di domani

Una riflessione sul rapporto tra paziente e chi lo cura in un’iniziativa a cui ha partecipato l’università di Firenze all’auditorium Cto di Careggi

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro

Firenze, 18 settembre 2024 - Incontrare gli studenti universitari di Medicina e Chirurgia era un desiderio di Tiziano Terzani. A vent’anni dalla morte del giornalista fiorentino, questo desiderio viene idealmente reso possibile in un convegno intitolato “La formazione dell’aTTeggiamento. Leggendo Tiziano Terzani”. L’appuntamento, organizzato da Fondazione Careggi ETS e Società Italiana di Scienze Umane in Medicina (SISUMed), è stato ospitato oggi nell’Auditorium Cto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi. Trae spunto dall’ultima opera dello scrittore, “Un altro giro di giostra” (Longanesi, 2004), in cui Terzani racconta la sua esperienza di malattia, nel confronto tra la medicina occidentale, estremamente tecnologica e orientata prevalentemente sugli aspetti biologici della patologia, rispetto ad altri approcci di cura più attenti alla relazione e alla comunicazione tra medico e paziente. Il convegno è stato sostenuto da Fondazione CR Firenze, col patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze e Fondazione Cini, oltre che dagli ordini professionali. La manifestazione si è aperta con i saluti della rettrice Alessandra Petrucci. A seguire, hanno preso la parola Maria Oliva Scaramuzzi, vice presidente di Fondazione CR Firenze; Luigi Burroni, delegato a relazioni sindacali e programmazione del personale docente; Valentina Gazzaniga, presidente SISUMed; Betti Giusti, presidente della Scuola di Scienze della Salute Umana di Unifi; Linda Vignozzi, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia; Jacopo Nori, presidente della Fondazione Careggi ETS. Gli interventi, moderati dalla delegata al supporto per le attività esterne della rettrice Donatella Lippi, organizzatrice del convegno, hanno visto la partecipazione di Stefania Basili, presidente della Conferenza permanente dei presidenti dei corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia; Fabrizio Consorti, presidente della Società italiana di pedagogia medica; Alvisa Palese, presidente della Conferenza permanente dei corsi di laurea e laurea magistrale delle professioni sanitarie; Livia Ottolenghi, presidente della Conferenza dei presidenti dei corsi di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria; Fabrizio Benedetti, docente di Neuroscienze dell’Università di Torino; Alice Dell’Acqua, studentessa Unifi e rappresentante del Segretariato italiano studenti di medicina. Il regista, autore e attore Giancarlo Cauteruccio ha dato voce alle parole di Tiziano Terzani. Presenti Angela Staude, vedova dello scrittore, e alcuni familiari. Le conclusioni sono state affidate a Linda Vignozzi. “Nel suo libro – ha spiegato Donatella Lippi – Terzani lamenta la mancanza di un rapporto umano tra medico e paziente, fondato anche sulla comunicazione, la compassione, la considerazione del mondo dei valori dell’altro. Raccogliendo questi stimoli, l’Università di Firenze, nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia, ha accresciuto l’impegno nell’offrire opportunità didattiche che abbraccino anche le competenze relazionali ed umane, per formare un medico che oltre a saper curare sappia prendersi cura della persona”. Maurizio Costanzo