ROSSELLA CONTE
Cronaca

"Inflazione boom, consumi di Natale a rischio"

Confcommercio Toscana stima una perdita di 200 milioni. Il direttore Marinoni: "Contavamo su una piccola ripresa con l’allentamento delle misure anti Covid"

Le prospettive di incasso dello shopping natalizio non sono buone

Firenze, 3 dicembre 2021 - Sotto l’albero della Toscana si prospetta una perdita di circa 200 milioni di euro di consumi di Natale. E’ quanto stima l’ufficio studi Confcommercio. "Sono molti i fattori di incertezza che pesano sulle spese legate alle festività. Mai come quest’anno sarà difficile fare previsioni sull’andamento delle vendite - sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni -. Inflazione e aumento dei prezzi, carenza di materie prime e difficoltà di approvvigionamento di alcuni prodotti, poi le possibili nuove restrizioni anti Covid e i timori legati al futuro dell’occupazione incidono profondamente nella propensione agli acquisti, dal punto di vista psicologico oltre che materiale. Il nostro ufficio studi teme una perdita di almeno 200 milioni di euro di consumi in Toscana, 3 miliardi a livello nazionale".

Secondo Confcommercio Toscana, la stagione era partita con buone prospettive di ripresa per le aziende e di crescita per i consumi, "ora però i dati sull’inflazione, peggiori di quanto potessimo pensare, ci mettono in allarme – prosegue Marinoni - le stime Istat indicano un aumento mensile dello 0,7% e annuo del 3,8%, il più forte da 13 anni a questa parte. Una situazione i cui effetti sono destinati a durare oltre il breve periodo". Crescono soprattutto i prezzi dell’energia (da +24,9% di ottobre a +30,7% a novembre), ma anche quelli degli alimentari e dei servizi di trasporto, secondo le stime preliminari Istat, cominciano a evidenziare tensioni. Il timore di Confcommercio Toscana è che ne escano compromesse le vendite di dicembre: "Nel terzo trimestre avevamo visto una ripresa decisa dei consumi, benché nelle famiglie toscane permanga la tendenza al risparmio. Ma è chiaro che di fronte al pericolo di un ridimensionamento del reddito disponibile reale, la propensione ai consumi è destinata a scendere". 

A soffrirne di più saranno i settori che sono già usciti con le ossa rotte dalla pandemia, come moda, turismo e in generale quanto è legato alla mobilità. "In pieno secondo lockdown (2020), le nostre stime indicavano una spesa pro capite per i regali di 162 euro, due euro sotto la media nazionale e addirittura 13 euro in meno rispetto al Natale 2019, quando ogni toscano aveva speso circa 175 euro in doni – conclude il direttore di Confcommercio Toscana – quest’anno contavamo su una piccola ripresa, visto che l’allentamento delle restrizioni anti-Covid ha dato nuovo impulso alla vita sociale. Le novità di questi giorni, unite al fatto che parte del budget per i regali è già stato speso in occasione del Black Friday, potrebbero però rimettere in discussione la nostra analisi".